L'ICONOCLASTA

Johnson si ritira dalla corsa alla leadership dei Tories. La super favorita è Theresa May, da molti già considerata la nuova Lady di Ferro del Regno Unito

30 giugno 2016 – L’ex sindaco di Londra Boris Johnson, strenuo sostenitore della campagna Brexit, ha annunciato giovedì, a sorpresa, che non correrà per la leadership del partito conservatore, un posto rimasto vacante dopo l’annuncio delle dimissioni di David Cameron a seguito del risultato del referendum che ha sancito la volontà dei cittadini britannici di uscire dall’Unione europea.

“Non mi candido alla leadership dei Tories”, ha dichiarato Johnson, che ha poi lasciato la sala della conferenza stampa senza fornire ulteriori spiegazioni ai giornalisti presenti e senza rispondere alle loro domande. “Dopo essermi consultato con i miei colleghi e considerate le circostanze in Parlamento sono arrivato alla conclusione che il nuovo leader non posso essere io”, ha spiegato Johnson annunciando il ritiro.

Con l’annuncio di Johnson, la superfavorita è l’attuale Segretaria di Stato per gli Affari Interni, l’euroscettica Theresa May, che già pochi giorni fa, in un sondaggio realizzato da YouGov per il Time, appariva la preferita, raccogliendo più consensi dell’ex sindaco di Londra.

L’altra notizia è che anche il ministro della Giustizia britannico, Michael Gove, si candida per la leadership dei Tory e per la guida del governo al posto del dimissionario David Cameron.

May ha già dichiarato che non convocherà elezioni politiche fino al 2020 se dovesse vincere ed ha ribadito che “Brexit significa Brexit”, senza ripensamenti, ma che andranno difesi gli accordi commerciali britannici nel mercato unico. Si é detta inoltre “la persona migliore per fare il premier della Gran Bretagna” ed ha affermato che, se sarà eletta, la Gran Bretagna “potrebbe” attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona per formalizzare il divorzio dall’Ue “entro la fine del 2016”.

ULTIMI ARTICOLI