L'ICONOCLASTA

Due presidenti per Angela Merkel: stamattina con Obama a Berlino, poi a Bruxelles con Trump

25 maggio 2017 – Angela Merkel ha incontrato l’ex presidente degli Usa Barack Obama giovedì mattina a Berlino. I due leader hanno presenziato un evento del 36esimo Kirchentag – il congresso-assemblea della Chiesa evangelica tedesca – di fronte alla Porta di Brandeburgo. Obama e Merkel, di fronte a più di 70mila fedeli, hanno risposto a domande sull’importanza della fede cristiana nella loro vita politica, ma c’è stato spazio anche per commenti sull’attualità politica.

L’ordine internazionale “è a un bivio”, ha affermato Obama, e la politica deve essere in grado di trovare le risposte adeguate contrastando una “narrazione della paura, della xenofobia, del nazionalismo, dell’intolleranza e delle tendenze antidemocratiche”. Obama ha poi aggiunto: “Non possiamo nasconderci dietro a un muro”, prima di abbandonarsi a complimenti nei confronti della cancelliera tedesca, da lui definita “uno dei miei partner preferiti nel corso della mia presidenza”.

Un rapporto idilliaco, quello tra Obama e Merkel, che difficilmente la cancelliera riuscirà a replicare con l’attuale inquilino della Casa Bianca, Donald Trump. Merkel ha incontrato per la prima volta Trump a Washington nel marzo scorso, un meeting definito “freddo” da diversi commentatori.

Mentre Merkel incontrava Obama, Trump aveva già raggiunto Bruxelles per il summit della Nato. Sul tavolo, la partecipazione dell’organizzazione alla guerra contro l’Isis nella coalizione guidata dagli Stati Uniti. E secondo fonti diplomatiche riportate da diverse agenzie, la richiesta americana sarebbe stata accolta. Già a poche ore dall’inizio del vertice, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva anticipato che l’organizzazione sarebbe entrata a pieno titolo nell’alleanza anti-Isis ma senza combattere. “Oggi, decideremo la partecipazione della Nato alla coalizione – aveva detto – ma l’espansione del sostegno alla coalizione globale non significa che la Nato si impegnerà in combattimenti. Ci saranno più voli di Awacs, una migliore condivisione delle informazione e l’aumento dei rifornimenti aerei in volo”.

L’altro argomento affrontato riguarda le spese militari dei membri Nato, un punto su cui Trump ha particolarmente martellato durante la campagna elettorale. “Sono stato molto diretto con i membri Nato – ha spiegato dopo il vertice – finalmente devono contribuire nel modo giusto con la quota giusta rispettando gli obblighi finanziari, ma 23 dei 28 membri Nato ancora non pagano quanto dovrebbero pagare, questo non è giusto per il popolo e per i contribuenti degli Stati Uniti”. Trump ha poi accusato questi 23 paesi di “dovere un sacco di soldi”.

In mattinata, il presidente americano aveva incontrato i presidenti della Commissione e del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk. Con Donald Trump “abbiamo fatto progressi soprattutto sull’antiterrorismo ma altre questioni restano aperte, come il clima ed il commercio. E non sono al 100% sicuro che abbiamo una posizione comune sulla Russia, anche se sul conflitto in Ucraina siamo sulla stessa linea”, ha dichiarato Tusk al termine del colloquio.

Trump ha inoltre incontrato a pranzo il presidente francese Emmanuel Macron, fresco di elezione. Venerdì è previsto il suo rientro in Italia, dopo l’incontro al Vaticano con Papa Bergoglio. Questa volta in Sicilia, per il G7 di Taormina.

Photo credits: AFP/Getty Images

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