Sarà «la più grande riduzione delle tasse di sempre». Lo ha annunciato Matteo Renzi a Bergamo, all’assemblea generale della Confindustria locale.
«Tutti parlano dell’articolo 18. Invece 18 sono i miliardi che taglieremo come tasse tra la legge di Stabilità per il 2014 e quella per il 2015. Di questi 18 miliardi – ha spiegato Renzi – 10 andranno a finanziare in modo stabile il bonus degli 80 euro, mezzo miliardo in detrazioni fiscali per le famiglie, e il resto andrà in due misure: incentivi che permetteranno per un triennio di non pagare contributi per chi fa assunzioni a tempo indeterminato» e riduzione dell’Irap.
«Dal 2015 viene abolita la componente lavoro della tassa Irap che vale circa 6,5 miliardi di euro», ha aggiunto il premier, «Confindustria e le altre organizzazioni datoriali ci hanno incalzato più volte sull’Irap».
E ancora: «Vorrei eliminare il patto di stabilità per i Comuni e le Regioni», ma per il momento, nella legge di stabilità che sarà in Consiglio dei ministri dopodomani verrà «liberato spazio per un miliardo di euro, che significherà un miglioramento dei margini del 77%» a favore degli enti locali.
L’annuncio è stato accolto con entusiasmo dagli industriali riuniti alla fabbrica della Persico a Nembro (Bergamo). Al suo arrivo, Renzi era stato fischiato e contestato da circa 200 manifestanti aderenti alla Fiom-Cgil che scandivano slogan in difesa dell’articolo 18.
Luna De Bartolo
