L'ICONOCLASTA

G7, Trump prende tempo sul clima e concede poco sul commercio. Berlino e Washington distanti

26 maggio 2017 – Più che un G7 è apparso a molti un G6 più 1, ovvero Donald Trump contro tutti. Il presidente USA, alle prese a casa con lo scandalo Russiagate – che ha investito anche il genero e consigliere più ascoltato, Jared Kushner, marito della figlia prediletta Ivanka – ha fatto tutto il possibile per marcare le distanze con la vecchia Europa. La catastrofe è stata evitata: il G7 di Taormina si è chiuso con un documento comune, per quanto più breve del solito, qualche passo è stato fatto sul commercio. Ma il fallimento sul clima è cocente.

Donald Trump ha rifiutato di confermare gli impegni del suo paese nei confronti dell’accordo di Parigi sul clima, concordati dall’ex presidente Barack Obama e confermati allo scorso G7 in Giappone. Trump, che in campagna elettorale aveva definito i cambiamenti climatici «una bufala inventata dai cinesi», ha fatto sapere su twitter che la sua decisione sarà resa nota «la prossima settimana». «Gli Usa sono nel processo di revisione delle loro politiche sul cambiamento climatico e sull’accordo di Parigi e non sono nelle condizioni di unirsi» agli altri partner «su questo. Prendendone atto, i leader di Canada, Italia, Francia, Germania, Gb , Giappone» e i rappresentanti Ue «riaffermano il loro forte impegno per una rapida applicazione dell’accordo di Parigi».

Sul commercio, almeno a parole, la cancelliera tedesca Angela Merkel è riuscita a strappare una condanna comune del protezionismo, che compare nel documento finale. «Confermiamo il nostro impegno a mantenere aperti i nostri mercati e a combattere il protezionismo» e siamo contro «tutte le pratiche scorrette del commercio», si legge nel comunicato. «Ne abbiamo discusso parecchio – ha spiegato il padrone di casa, il premier Paolo Gentiloni, che tenta di vedere il bicchiere mezzo pieno – ci sono passi in avanti significativi è la mia valutazione, anche se non basta un incontro. Si ribadisce la necessità dover coniugare due istanze che per quasi tutti non sono divergenti. Ci sono settori sfavoriti dalla globalizzazione e occorre vedere come questo si concilia questo con la protezione di alcune forze di lavoro, di alcune istanze nazionali, la convergenza di oggi non risolve il tema, ma ci dice che la difesa del libero commercio non è affatto qualcosa che automaticamente porta a colpire i settori più deboli della nostra società».

Accordo totale invece sulla lotta al terrorismo, che ha portato a una dichiarazione comune da parte di tutti i partecipanti. «Noi leader del G7 – si legge nella dichiarazione – esprimiamo la nostra più sentita vicinanza e le nostre sentire condoglianze per il brutale attacco e per le vittime di Manchester. Questo dimostra come dobbiamo rafforzare i nostri sforzi e trasformare i nostri impegni in azioni». E ancora: «Condanniamo in modo più deciso possibile il terrorismo e tutte le sue manifestazioni: la lotta al terrore rimane una delle maggiori priorità del G7. Siamo uniti nel rendere sicuri i nostri cittadini e preservare i loro valori e stili di vita». Questa nota comune, ha spiegato Gentiloni, porterà «al rafforzamento della cooperazione tra le 7 maggiori economie del mondo occidentale su diverse questioni, dalla collaborazione informativa all’impegno dei leader per far promuovere dai grandi internet service dei provider un impegno nei confronti di quello che circola in rete che spesso amplifica gli atti di terrorismo».

Venerdì, Trump e la premier britannica Theresa May hanno avuto un incontro durante il quale avrebbero confermato il loro impegno per un accordo commerciale post-Brexit.

Trump ha avuto un faccia a faccia a margine del G7 anche con la cancelliera tedesca Angela Merkel. «Abbiamo avuto una conversazione vivace ma franca», ha raccontato Merkel ai giornalisti. I due leader, ha fatto sapere il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, H.R. McMaster, hanno parlato di commercio, clima e Ucraina.

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