L'ICONOCLASTA

Il 4 luglio è la festa dell’Indipendenza negli Usa. Ma con Donald Trump alla Casa Bianca c’è poco da festeggiare

4 luglio 2017 – Buona festa dell’Indipendenza? No. Quest’anno il 4 luglio ha un sapore amaro, il sapore dell’intolleranza e della prepotenza. Con Donald Trump alla Casa Bianca oggi è un giorno di lutto, nella consapevolezza che i valori fondanti del mio Paese si trovano sotto attacco e rischiano di soccombere all’oscurantismo. Una nazione sempre più divisa, impaurita e rancorosa. Chiusa in se stessa, barricata all’interno dei propri confini: America first.

Domani il presidente Trump sarà in Polonia, dove incontrerà il presidente Andrzej Duda e riceverà un caloroso benvenuto. Varsavia è in prima linea contro quello che chiama “il progetto di sostituzione etnica voluto da Bruxelles”, e certamente i due avranno molto di cui parlare. Il presidente polacco, così come il suo omologo americano, mal digerisce la libertà di stampa: due leader autoritari che sembrano avere più in comune con Recep Tayyip Erdoğan che con Angela Merkel.

E proprio la cancelliera tedesca, il 7 e l’8 luglio sarà la padrona di casa al G20 di Amburgo. “Prevedo discussioni difficili”, ha confidato la scorsa settimana in una relazione al Bundestag. Senza mai fare il nome di Trump, Merkel si riferiva senza dubbio al presidente americano quando ha dichiarato: “Chi crede di risolvere i problemi di questo mondo con isolazionismo e protezionismo commette un clamoroso errore”.

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