L'ICONOCLASTA

Trionfo leghista e batosta a Cinque Stelle in Abruzzo, ma la maggioranza regge. Salvini: «Per il governo non cambia nulla»

11 febbraio 2019 – «Ringrazio gli abruzzesi per la dimostrazione di forza, coraggio, speranza. Sono felice perchè lavoro e concretezza paga». Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera lunedì mattina, all’indomani delle elezioni regionali in Abruzzo, che hanno visto una netta vittoria del centrodestra a trazione leghista. Marco Marsilio, sostenuto dalla Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, è il nuovo governatore con il 48% delle preferenze. Al secondo posto, il candidato del centrosinistra Giovanni Legnini, sostenuto da una variegata coalizione civica, popolare e progressista, con il 31,3%; e addirittura al terzo posto arriva la candidata pentastellata, Sara Marcozzi, che si ferma al 20,2% delle preferenze nonostante il leader Luigi Di Maio e l’outsider Alessandro Di Battista si siano spesi in prima persona nella campagna elettorale.

«È il secondo dato elettorale vero, da quando stiamo al governo. Indagini, minacce, possono inventarsi quello che vogliono ma la realtà vince sulla realtà virtuale», ha continuato Salvini, che poi ha aggiunto: «Ci sono percentuali commoventi, sono felice».

«Al governo – ha assicurato ancora – non cambia niente, nessun cambio, nessun rimpasto, il lavoro continua».

Per il M5S, che solo un anno fa, alle nazionali di marzo 2018, aveva sfiorato in Abruzzo quasi il 40% dei voti, risultando il primo partito della Regione, si tratta di un crollo verticale.

Oggi, il partito che attira la maggioranza dei consensi è la Lega di Salvini, che raddoppia rispetto all’ultima consultazione elettorale raggiungendo quota 27,5%; un risultato che, insieme al 9,1% dell’ormai prosciugata Forza Italia, e al buon 6,4% di Fratelli d’Italia assicurano al candidato Marsilio la guida della Regione.

Secondo Silvio Berlusconi, «il grande successo di Marsilio apre una pagina nuova per l’Abruzzo ed è un momento importante per il futuro del centro-destra e della politica italiana. L’Abruzzo lo ha confermato ancora una volta, il centro-destra è la maggioranza naturale fra gli elettori. Da oggi comincia la sfida di Forza Italia e del centro-destra per la Sardegna, per la Basilicata, per il Piemonte e infine per le elezioni europee di maggio decisive per il futuro dell’Europa e dell’Italia. Sono sicuro che il centro-destra unito avrà successo in tutte queste importanti elezioni».

Certo, l’Abruzzo non è l’Italia, ma per i 5Stelle si tratta di una prima, dolorosa conferma di quanto da mesi raccontano tutti i sondaggi, ovvero un importante travaso di voti dal Movimento a favore della Lega di Salvini.

Al momento, Salvini preferisce non passare all’incasso, almeno non fino alle elezioni europee di maggio. Ma è chiaro che per i Cinque Stelle questo governo con i leghisti rappresenta ormai una trappola infernale, da cui non sanno come uscire.

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