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Alan Friedman sulla Camusso a L’aria che tira


«Io non sono antisindacalista, i sindacati hanno un ruolo molto importante nella tutela dei lavoratori, ma Susanna Camusso usa la retorica di un’altra era, è la pallida ombra di un pianeta popolato dai Sergio Cofferati e Fausto Bertinotti di una volta. Non è il XXIesimo secolo, il mondo è cambiato. Quando lei sposa queste idee marxiste degli anni ‘70, parla per un mondo dove tutti i contratti erano a tempo indeterminato, dove c’era Mirafiori, l’industria. Oggi il mondo è cambiato. Solo il 17% dei nuovi assunti sono a tempo indeterminato».

«Lei difende chi ha già un posto di lavoro e i pensionati (60% degli iscritti alla Cgil), lei parla per la conservazione, non per l’innovazione. Parla per chi è garantito e ha già un posto di lavoro, non per i giovani che vogliono entrare. Camusso cerca rilevanza: negli altri paesi europei, a un certo punto, la gente si è svegliata e ha deciso per un sindacato che rappresentasse veramente tutti i lavoratori, non una minoranza».

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