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Crisi greca, mini-vertice Ue: Atene acceleri con le riforme per sbloccare gli aiuti al più presto

20 marzo 2015 – La Grecia deve presentare al più presto, entro qualche giorno, una «lista completa» di riforme per permettere l’estensione del prestito europeo. È il risultato del summit ristretto che ha avuto luogo ieri a Bruxelles, a margine del Consiglio Ue tra il premier greco Alexis Tsipras, il presidente della Bce Mario Draghi, la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, quello della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e quello dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.

L’incontro era stato voluto da Tsipras, che aveva chiesto in una telefonata a Tusk di organizzarlo. Un confronto nella notte durato oltre tre ore, che ha portato il gruppo a rilasciare un comunicato di dieci righe nel quale vengono confermati gli accordi del 20 febbraio e, in uno spirito di rinnovata fiducia, tutti concordano sulla necessità di velocizzare il processo che porterà allo sblocco degli aiuti europei alla Grecia.

«Aderiamo pienamente – inizia così il documento – all’accordo dell’Eurogruppo del 20 febbraio. In uno spirito di fiducia reciproca siamo tutti impegnati ad accelerare il lavoro e a concluderlo il più velocemente possibile». «Le autorità greche – recita ancora il testo – saranno le responsabili delle riforme e presenteranno una lista completa di specifiche riforme nei prossimi giorni».

«Riconfermiamo – continua il comunicato – l’accordo pratico sul processo: i colloqui si tengono a Bruxelles. Le missioni per accertare i fatti si svolgono ad Atene. L’Eurogruppo si tiene pronto a riunirsi il prima possibile».

Non nasconde la sua soddisfazione Tsipras: «Siamo più ottimisti – spiega – dopo questa deliberazione. Pensiamo che tutte le parti abbiano confermato le proprie intenzioni per cercare di superare le difficoltà dell’economia greca il prima possibile». E a chi gli chiede se si tratti di un nuovo accordo, il premier greco risponde: «Diciamo di sì».

«L’accordo dell’Eurogruppo del febbraio rappresenta un’eccellente opportunità per procedere. Realizziamolo immediatamente, come i nostri leader hanno chiesto ieri» a Bruxelles, scrive sul suo blog il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che chiede poi di smetterla con gli scambi di accuse «tossici» che aiutano «i nemici dell’Europa».

Al termine dell’incontro, finito alle tre del mattino, la Merkel si è detta «rilassata», così come sereno, anche se visibilmente stanco, è apparso Hollande. «Le riforme greche – ha spiegato il presidente francese – dovrebbero essere implementate il prima possibile nell’ambito dell’accordo del 20 febbraio e nell’ambito delle regole dell’euro. Vogliamo che la Grecia resti nell’euro e anche la Grecia lo vuole».

«Queste riforme – ha sottolineato Hollande – debbono essere considerate e valutate se compatibili con gli impegni assunti dalla Grecia. Abbiamo deciso di accelerare il processo perché non c’è tempo da perdere».

Luna De Bartolo

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