L'ICONOCLASTA

Sul caso Cancellieri non ho parole. La ministra della Giustizia Ligresti-friendly oggi si è salvata, ma comincia ad apparire antipatica e arrogante. Vince la fiducia e subito dopo spunta fuori un’accusa da Don Salvatore Ligresti, secondo la quale lui avrebbe aiutato la Cancellieri a rimanere prefetto a Parma. Lei smentisce subito. Ma anche se fosse innocentissima, oramai ha perso credibilità e autorevolezza, non dà un buon esempio al pubblico. È senza pudore. Dovrebbe dimettersi.

20 novembre 2013 – Con il suo intervento di ieri sera all’assemblea del Pd («La sfiducia al ministro sarebbe una sfiducia al governo»), Enrico Letta è riuscito a ottenere la sopravvivenza politica per un governo che stenta a coprire la seconda rata dell’IMU ma vuole conservare la stabilità ad ogni costo. Che la stabilità politica ad ogni costo garantisca oggi un numero sufficiente di presupposti per agganciare la ripresa o meno, è un altro tema. Ma l’ha fatto. Cuperlo, Civati e Renzi si sono mostrati rispettosi nei confronti del presidente del Consiglio, forse non più l’uomo con le palle d’acciaio ma un uomo politicamente d’acciaio, poiché come Superman ha salvato la Signora Cancellieri Chissà.

Intanto la Cancellieri, con un intervento in Parlamento dai toni arroganti e impenitenti (toni in verità offesi e indignati) ha perso ancora credibilità e autorevolezza. Quello che mi colpisce è la totale mancanza di un benché minimo tentativo da parte della Cancellieri di riconoscere che le frequentazioni di un Guardasigilli con una famiglia sotto arresto con pesanti accuse possono essere considerate discutibili.

Il messaggio che viene fuori da tutto questo non è che la Cancellieri sia salva (per il momento) perché non ha commesso nessun reato, ma che in Italia non ha importanza alcuna che il Guardasigilli frequenti membri della famiglia più discussa e discutibile del Paese. Viene fuori che chi ci governa non ritiene che anche solo la parvenza di un conflitto di interessi, o la frequentazione di persone arrestate, possa risultare fatale per l’immagine di un Ministro della Giustizia, cosa invece scontata in qualsiasi altro Paese democratico.

C’è poco da dire. È tutta politica. Ed è deprimente. La Signora mostra di avere poco pudore o senso dello Stato.

Dovrebbe fare un passo indietro.

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