Alan Friedman (New York, 30 aprile 1956) è un giornalista, autore, produttore e conduttore televisivo, oltre che documentarista e autore di best seller dell’economia e politica. Estremamente precoce negli studi si iscrive alla Università di New York a soli sedici anni, e vi si laurea a vent’anni. Prosegue poi gli studi, nei due anni successivi alla laurea frequenta la London School of Economics and Political Science, e ottiene poi il master in International Economics e International Law della Johns Hopkins University School of Advanced International Studies. A ventidue anni entra alla Casa Bianca, nell’amministrazione del Presidente Jimmy Carter, dove svolge il ruolo di Presidential Management Intern.

È stato una delle più autorevoli firme del Financial Times dal 1979 al 1993, prima a Londra dal 1979 al 1983, quindi corrispondente dall’Italia (1983-1989), e dagli Stati Uniti (1989-1993). Vincitore per ben quattro volte del British Press Award (equivalente inglese del Premio Pulitzer). È l’unico giornalista americano ad avere ricevuto la Medaglia d’onore dal Parlamento italiano nel 1997. Nel 1987 ha vinto il Premio Trento come miglior corrispondente estero in Italia. Fra i suoi scoop il caso Iraqgate, lo scandalo che travolse la Banca Nazionale del Lavoro (BNL) e dimostrò il coinvolgimento della Casa Bianca e la CIA nella vendita di armi a Saddam Hussein.

In seguito è stato Global Economy correspondent dell’International Herald Tribune, e ha anche scritto per il New York Times dal 1994 al 2003. Global Economy columnist del The Wall Street Journal Europe dal 2003 al 2005. Agli inizi della sua carriera, fu giovanissimo collaboratore dell’amministrazione del presidente Jimmy Carter. In questi ultimi dieci anni è stato produttore di programmi televisivi sull’economia e la politica e anche consulente di capi di governo in Asia e Medio Oriente, oltre che di organizzazioni internazionali come l’ONU per la strategie di comunicazione e la politica economica.

Opinionista e commentatore dell’economia fra i più stimati in Europa, ideatore e conduttore televisivo, molto popolare in Italia, dove ha collaborato a lungo con Rai3, Rai2, Sky TG24 e La7.

La sua carriera televisiva comincia agli inizi degli anni Ottanta, con regolari apparizioni sulla BBC Newsnight. Nel 1991 e 1992 ha preso parte con Ted Koppel al programma di giornalismo investigativo ABC Nightline, con una serie di dodici puntate co-prodotte dalla ABC TV e dal Financial Times sullo scandalo delle armi americane vendute all’Iraq con il coinvolgimento del governo americano e la Banca Nazionale del Lavoro (BNL).

Nel 1998 ha avuto un ruolo di primo piano nella nascita del nuovo canale Rai di news, Rainew24, lavorando con Roberto Morrione e Michele Mezza. Dalla joint venture fra Rai e International Herald Tribune nasce nel 1999 la coproduzione di Pianeta Economia/World Business.

Dal 1999 al 2004 è stato presidente dell’International Herald Tribune TV. Dal 1996 al 2000 ha ideato assieme a Giovanni Minoli e Myrta Merlino e condotto per Rai3 Maastricht Italia, un programma di economia che ha avuto una media di ascolti intorno a un milione e duecentomila persone. In seguito ha ideato e condotto Mr. Euro su Rai3, I vostri soldi su Rai2. Nel primo decennio degli anni 2000, Friedman produce anche numerosi programmi televisivi in Italia e UK, tra cui i successi: Fashion House, I Fantastici 5 (versione italiana del famosissimo Queer Eye for The Straight Guy) e La Dolce Vita.

Come anchor dell’Alan Friedman show, un talk show su Sky TG24 in Italia, e con Rupert Murdoch, Tom Mockridge e Emilio Carelli ha lavorato nel disegno e lancio del canale SKY TG24 nel 2003. Il team di Alan Friedman, compreso il capo della sezione economica, Sarah Varetto, ha poi prodotto nove programmi settimanali per SKY TG 24 e SKY SPORT tra il 2003 e il 2006.

Nel 2009 Friedman ha ideato e condotto, con Barbara Gubellini, La Nuova Via Della Seta su La7, una serie di documentari sulla Cina e India ed altri paese emergenti.

Nel febbraio 2014 esce Ammazziamo il Gattopardo, edito da Rizzoli. Il saggio ha venduto 160.000 copie in 9 diverse edizioni ed è stato insignito del Premio Cesare Pavese.

Al libro si ispira Ammazziamo il Gattopardo: Il Gioco del Potere, una produzione televisiva realizzata insieme al Corriere della Sera e andata in onda su La 7 in seconda serata dal 19 giugno al 24 luglio 2014. Nel corso delle sei puntate, Friedman ha intervistato cinque ex primi ministri (Massimo D’Alema, Mario Monti, Silvio Berlusconi, Romano Prodi e Giuliano Amato) e il premier in carica Matteo Renzi.

Nell’ottobre del 2015 esce My Way. Berlusconi si racconta a Friedman, edito in Italia da Rizzoli. Il libro, i cui diritti sono stati venduti in 30 paesi, è stato pubblicato negli Stati Uniti da Hachette Books, nel Regno Unito da Biteback Publishing e in Francia da Michel Lafon.[27] Vende poi il 50% dei diritti del libro alla Leone Film Group che realizza un documentario per Netflix dal titolo My Way: The Rise and Fall of Silvio Berlusconi e nel quale Friedman intervista l’ex premier nella sua villa di Arcore.

Nel 2016 Alan Friedman lascia la Rizzoli per la Newton Compton. Friedman ha motivato tale scelta con la seguente dichiarazione:[28]

“A inizio anno mi ha contattato Avanzini. Devo dire che mi ha corteggiato per diversi mesi, facendomi sentire voluto e apprezzato. Con Newton Compton mi sento a casa. Però al di là di una questione di simpatia personale, ho deciso di cambiare per due ragioni. La prima è squisitamente commerciale: Newton ha una grande forza distributiva, anche nelle catene della grande distribuzione come centri commerciali e supermercati. In quei posti c’è possibilità di vendere parecchio come ho constatato con My Way. Inoltre mi convince la loro strategia di vendita a prezzi più ridotti rispetto agli altri editori per raggiungere un numero più alto di lettori. Mi piace il loro impegno sul fronte commerciale”.

Nel febbraio del 2017 esce Questa non è l’America, edito dalla Newton Compton. Il saggio, per 19 settimane nella classifica dei libri più venduti in Italia, viene pubblicato nel Regno Unito con il titolo This Is Not America da Biteback Publishing. Nel gennaio del 2018 Friedman torna in libreria con Dieci cose da sapere sull’economia italiana prima che sia troppo tardi, mentre l’anno successivo esce Questa non è l’Italia. Storie segrete e verità shock dietro il nuovo volto del nostro Paese, entrambi editi dalla Newton Compton.

In passato editorialista per «Panorama» e «Il Corriere della Sera», nel 2018 inizia la sua collaborazione con «La Stampa».

I libri di Alan Friedman

  • Gianni Agnelli and the network of Italian power (Harrap, 1988), uscito in Italia per Longanesi con il titolo Tutto in famiglia (1988), oltre che in nove diverse altre edizioni, fra le quali segnaliamo la New American Library e Planeta.
  • Ce la farà il capitalismo italiano (Longanesi 1989).
  • Spider’s Web: The Secret History of How the White House Illegally Armed Iraq (Bantam 1993), uscito in contemporanea in Italia per Longanesi con il titolo La madre di tutti gli affari, e in Inghilterra per Faber and Faber.
  • Il Bivio. L’italia a metà strada tra crisi e transizione (Longanesi 1996).
  • Ammazziamo il Gattopardo (Rizzoli, 2014)
  • My Way. Berlusconi si racconta a Friedman (Rizzoli, 2015)
  • Questa Non è l’America (Newton Compton Editori, 2017)
  • Dieci cose da sapere sull’economia italiana prima che sia troppo tardi (Newton Compton Editori, 2018)
  • Questa Non è l’Italia (Newton Compton Editori, 2019)
  • Il prezzo del futuro. Perché l’Italia rischia di sprecare l’occasione del secolo, traduzione di Sandro Ristori, Collana I fari n.116, Milano, La nave di Teseo, 2022, ISBN 978-88-346-0991-0.