ARCHIVIO CHIEDI AD ALAN

Chede Stefano: Ormai il debito pubblico è arrivato al 160% ed è diventato insostenibile. Salvini e soci dopo il lockdown hanno fatto con sinistra e grillini un governo di unità nazionale per gestire i soldi europei. Il governo Draghi sta facendo cose buone come l’innalzamento dell’età pensionabile. Ma visto che ormai ci sono più morti che nati, visto che grazie ai contratti interinali prima dei trent’anni nel migliore dei casi si entra con un contratto continuativo e viste ad esempio le buste arancioni di Boeri quanto, ad esempio, nei prossimi dieci anni può reggere il nostro sistema previdenziale? Salvini vorrebbe tornare alle baby pensioni ma l’INPS vive solo grazie ai soldi che lo stato gli versa, oltre i soldi che prende da sé. Cottarelli ha detto, ed è vero, che senza i soldi dell’Europa durante la pandemia saremmo falliti. Visto questo ed altro come può esistere, mi domando, un governo senza l’aiuto europeo? Nel 2011 bastò una lettera della BCE e la crisi dello spread perché Berlusconi cadesse; quindi, dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, come potrebbe esistere un governo Salvini o dominato da lui? Le proposte di Salvini sono folli vanno contro la demografia italiana che è brutta. Le sue proposte se attuate farebbero fare all’Italia la fine della Grecia e dell’Argentina. Da soli non camminiamo. Entro quanto si arriverà secondo lei a sessantasette anni per tutti tranne che per l’eccezione per i lavori usuranti? Le pare possibile entro i prossimi sette anni? Il grande problema dell’Italia è l’evasione fiscale ma in America, paese di cui lei è originario, è condannata dalla mentalità, qui pare un vanto. Secondo lei entro quanto si passerà a un regime pensionistico pubblico privato, unica soluzione ormai, credo? Se vi fosse una nuova crisi e stavolta non vi fosse più l’aiuto europeo, quanto potrebbe durare un governo sostenuto ad esempio da Salvini o dalla sua degna compare Meloni?

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Chiede Gianluca: Caro Alan, l’Italia è ormai diventata un paese in declino, con una disoccupazione che sta raggiungendo livelli da brivido. Ci sono milioni di famiglie che si trovano in una povertà assoluta, perché lo Stato non riesce a garantire un lavoro violando l’art. 1 della nostra Costituzione. Domando a lei se non sia urgente introdurre al più presto un reddito minimo garantito, necessario a garantire un minimo vitale a chi non ha nulla. Non pensa che sia arrivato il momento di una vera riforma del nostro welfare, che tutela solamente alcune categorie di lavoratori?

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Chiede Renzo: La seguo da tempo e le faccio un grande complimento per “Ammazziamo il gattopardo”, un vero capolavoro perché con sole tre parole lei ha centrato il nostro problema (a mio pare manca solo un piccolo capitolo dedicato alla nostra grande classe imprenditoriale, composta da incapaci, corruttori, evasori fiscali, esportatori di capitali…). Ma le chiedo: la nuova generazione, che fa la bella vita coi soldi di papà e che è interessata soprattutto all’ultimo iPhone, iPad, iPod, etc. è in grado di ammazzare il gattopardo? Io purtroppo credo di no.

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