Caro Renzo, non esiste oggi in Italia una “nuova generazione” ma svariate. Mi spiego meglio: ci sono quelli che lavorano sodo e fanno carriera (pochi), ci sono disperati, persi e disoccupati (tanti) e ci sono quelli stufi della cultura non meritocratica ma di raccomandazione, che decidono di andare a Londra o altrove e non tornano.
Quello che le riforme devono fare è proprio creare nuove opportunità per i giovani. In particolare, secondo me, attraverso investimenti importanti nella banda larga che favoriscano l’e-commerce e start-up per i giovani e anche con la detassazione delle nuovi assunzioni per i primi tre anni dell’esperienza lavorativa
Questa risposta è per forza di cose parziale, ma almeno è un pensiero.
Saluti, Alan