Risposta: Innanzitutto bisogna consolidare svariati distretti di piccole imprese, comprese quelle artigianali, per ottenere una massa critica che possa spingere in modo più efficace l’export del made in Italy. Questo significa una cosa difficile per tanti italiani, e cioè migrare da un modello con tantissime piccolissime imprese verso uno con meno imprese ma di dimensioni più grandi. Poi bisogna valorizzare il turismo, e spendere su infrastrutture in questo settore, il più grande in termini di percentuale del Pil dopo quello tessile.
E questo sarebbe solo un inizio, la strada è ben più lunga.