Aggiunge Nicola: Glass-Steagall è la soluzione che ci tirebbe fuori dalle cattive opzioni presenti: bail-in (pagano azionisti, obbligazionisti e risparmiatori) o il bail-out (pagano i contribuenti).
Scrive in proposito Robert Reich: «Il settore finanziario globale sta diventando un’enorme bisca che mette a rischio l’economia reale. Il migliore modo per fermare questo processo è separare le attività bancarie ordinarie da quelle d’affari. I banchieri d’affari che vogliono fare scommesse finanziarie non dovrebbero avere il diritto di rischiare i soldi delle persone che si aspettano solidità e sicurezza. La bisca dovrebbe essere nettamente separata dalle funzioni bancarie ordinarie che consistono nel remunerare i depositi ed erogare prestiti in modo prudente».
Risposta: Caro Nicola, ad appoggiare quella combriccola di repubblicani che negli anni Novanta, precisamente nel 1999, riuscì ad abrogare la legge Glass-Steagall (che teneva separate le attività bancarie ordinarie da quelle d’affari) c’era Larry Summers, l’uomo che per fortuna non diventerà il nuovo capo della Banca centrale americana, la Federal Reserve. Robert Reich, nonostante sia una specie di Brunetta della sinistra americana, ha ragione. L’abrogazione della Glass-Steagall ha fatto molti danni all’economia americana e di conseguenza mondiale. Ma il governo di Barack Obama non sembra molto interessato alla proposta di Robert Reich. Ed è un peccato.