Mario Monti rivela che la sua discesa in campo alla fine del 2012 fu incoraggiata da capi di governo stranieri, in Europa e in America.
«Un capo di governo europeo molto importante mi ha detto a fine agosto 2012: “Guarda, io ho sempre pensato che tu potessi essere il successore naturale del Presidente Napolitano, ma adesso vedendo come governi mi sono convinto o convinta – non userò né il maschile né il femminile – che sarebbe meglio che tu cercassi di essere ancora primo ministro, necessariamente per via elettorale”». Era la Merkel? Lui non risponde ma ride imbarazzato.
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