Intervista di Luna De Bartolo – Video di Gabriele Franceschi
Giorgio Garuzzo è entrato all’Olivetti nel 1961 da giovane neolaureato in Ingegneria e resterà nell’azienda di Ivrea per 12 anni. Passerà poi alla Gilardini e quindi alla Fiat, dove arriverà a ricoprire l’incarico di direttore generale. Tornerà all’Olivetti nel 1996, da vicepresidente, in un’azienda ormai prossima alla fine.
Il suo ultimo libro si chiama Quando in Italia si facevano i computer , dove ripercorre le vicende della storica azienda italiana di elaborati elettronici.
«A privare l’Italia delle macro-competenze di informatica elettronica che Adriano Olivetti, Mario Tchou e migliaia di giovani tecnici avevano costruito in dieci anni di straordinario impegno – scrive Garuzzo – fu l’incompetenza, se non l’ignoranza, dell’oligarchia italiana, di cui Enrico Cuccia fu l’esponente più emblematico e potente».
Quando in Italia si facevano i computer è scaricabile gratuitamente da Amazon e diversi altri bookstore online.