L'ICONOCLASTA

Corruzione ai vertici della FIFA, retata in Svizzera. Aperta procedura penale anche sull’assegnazione dei Mondiali nel 2018 e 2022 in Russia e in Qatar

27 maggio 2015 – Terremoto alla Federazione internazionale di calcio: dagli Usa arrivano accuse di tangenti per 14 tra dirigenti e uomini d’affari. Questa mattina sette persone sono state arrestate dalla polizia svizzera su mandato americano in un blitz a Zurigo, nell’hotel a cinque stelle dove si stava svolgendo il meeting annuale della federazione. Si tratta dei vicepresidenti Jeffrey Webb (Isole Cayman) e Eugenio Figueredo (Uruguay) e di altri cinque dirigenti: Eduardo (Costa Rica), Julio Rocha (Nicaragua), Costas Takkas (Gb), Rafael Esquivel (Venezuela) e Jose Maria Marin (Brasile). Su di loro pendono 47 capi d’accusa: dalla corruzione alla frode, riciclaggio di denaro, associazione per delinquere, frodi telematiche. Non sarebbe invece indagato il presidente della Fifa, Sepp Blatter. «Il segretario generale (Valcke) e il presidente (Blatter) non sono coinvolti in questo procedimento», Blatter «non è tenuto a lasciare l’incarico», ha dichiarato il portavoce della Fifa.

Allo stesso tempo, il pubblico ministero svizzero ha aperto una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l’attribuzione dei Mondiali di calcio in programma nel 2018 in Russia e nel 2022 in Qatar. La giustizia elvetica ha anche perquisito la sede della Fifa a Zurigo, impossessandosi di documenti e dati elettronici.

Gli arrestati di Zurigo dovrebbero essere estradati negli Stati Uniti, dove dovranno rispondere al giudice della corte federale di Brooklyn, a New York. Secondo il Dipartimento di Giustizia americano, i 14 accusati sarebbero tutti invischiati «in uno schema che andava avanti da 24 anni creato allo scopo di arricchirsi attraverso la corruzione del calcio internazionale». I presunti autori della corruzione – rappresentanti di media sportivi e di imprese di commercializzazione dello sport – sarebbero coinvolti in pagamenti ad alti funzionari del calcio – delegati della Fifa e altri funzionari di organizzazioni affiliate alla Fifa – pari a oltre 100 milioni di dollari. Come contropartita avrebbero ricevuto i diritti di trasmissione, di commercializzazione e di sponsorizzazione di tornei di calcio negli Stati Uniti e nell’America del Sud.

Il Dipartimento ha reso noto che 4 degli accusati – tra i quali figurano due dei figli di Jack Warner, un ex vicepresidente Fifa – si sono dichiarati colpevoli. «Almeno due generazioni di dirigenti calcistici si presume abbiano abusato della loro posizione di fiducia per acquisire milioni di dollari in tangenti e mazzette», ha dichiarato Loretta Lynch, Procuratore generale degli Stati Uniti, che ha poi sottolineato: «Siamo chiari, questo non è il capitolo finale delle nostre indagini».

Lo scoppio dello scandalo era nell’aria da tempo, gli agenti dell’Fbi indagano oramai da tre anni. A imprimere un’accelerazione all’azione delle autorità americane – raccontano i media Usa – sarebbe stata in particolare la decisione dell’ex procuratore Michael Garcia, che di recente ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall’associazione per svolgere un’indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell’inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni da cui l’ex procuratore si è dissociato.

In una conferenza stampa convocata in mattinata, la Fifa, attraverso il portavoce della società, ha dichiarato di «aver accolto favorevolmente questo procedimento», di aver «cooperato totalmente col procuratore generale svizzero e risposto positivamente a tutte le richieste di informazioni». «Questa inchiesta per la Fifa è un bene. Non è un bene per la sua immagine, per la sua reputazione, ma è un bene perché ci sarà pulizia dopo quello che è successo negli ultimi anni», ha aggiunto il portavoce, che ha poi precisato come «Il Congresso (in programma venerdì prossimo per eleggere il nuovo presidente, ndr) ci sarà, andremo avanti col programma e ci saranno le elezioni».

Fonti vicine alla federazione sostengono che venerdì Blatter sarà confermato presidente per la quinta vota: «La maggioranza della Fifa non vuole il cambiamento – sostiene la fonte -. E conoscendo le capacità di comunicazione del presidente, siamo sicuri che riuscirà a scaricare ogni colpa su poche “mele marce”, facendo anzi passare la linea che è stato lui il primo a introdurre la commissione etica e un codice etico per consentire alla società un funzionamento trasparente».

Luna De Bartolo

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