L'ICONOCLASTA

Elly Schlein: “Finché resta premier Netanyahu non ci sarà la pace”

La segretaria del Pd, Elly Schlein, dice che non ci sarà una pace duratura nel Medio Oriente finché resta al potere in Israele il primo ministro Benjamin Netanyahu. Ecco un’estratto dall’intervista andata in onda su San Marino RTV nella trasmissione Washington Files di Alan Friedman.

AF: Un ultimo tema è la guerra nel Medio Oriente. Si può avere una pace duratura finché Benyamin Netanyahu sarà il primo ministro con questo governo populista e estremista?

ES: Ne dubito fortemente. Credo che dobbiamo trovare gli interlocutori con cui ricostruire un necessario percorso per la pace in Medio Oriente, verso la soluzione in cui non abbiamo smesso di credere, quella dei due popoli, due Stati in cui innanzitutto noi siamo per fare e per chiedere immediatamente un cessate il fuoco per liberare tutti gli ostaggi ancora tenuti da Hamas.

AF: Scusami se ti interrompo ma Joe Biden sta chiedendo questo. Joe Biden e la Casa Bianca in queste ore ha fatto capire, ha fatto sapere che Biden è arrabbiato con Netanyahu perché non riesce a fargli fare nulla. Quindi come? Come si gestisce una situazione in cui Netanyahu, per la sua sopravvivenza politica, deve rimanere Il primo ministro, non vuole finire la guerra per quel motivo e Biden non riesce a controllare Netanyahu. Figurati gli europei.

ES: La sua sopravvivenza politica è un problema suo. Qui stiamo parlando della violazione costante del diritto internazionale. È in corso un massacro di civili a Gaza e la popolazione palestinese non è Hamas. Sono due cose diverse. Hamas è un’organizzazione terroristica, ma senz’altro fermata. Ma il costo non possono essere più di 20.000 morti tra i civili. Perché non si può parlare di effetti collaterali quando vediamo scene come quelle che abbiamo visto. Quindi è vero, gli Stati Uniti stanno premendo, ma finora non hanno avuto abbastanza capacità di frenare questo massacro. Noi abbiamo una posizione chiara, un cessate il fuoco immediato, far arrivare tutti gli aiuti e liberare gli ostaggi, ma al contempo intraprendere quel percorso politico verso una soluzione che sia quella dei due popoli due Stati. Io non penso che in questo momento ci siano gli interlocutori adatti, per rispondere alla sua domanda.

AF: Ma come…

ES: Non lo è Hamas, che è un’organizzazione terroristica, ma non lo è il governo di Netanyahu che è ostaggio degli esponenti di estrema destra che sono gli stessi che armano la violenza dei coloni in Cisgiordania contro i palestinesi.

AF: Bene, Elly Schlein, mentre lei critica il bombardamento indiscriminato di Netanyahu in Gaza e le vite civili perse, ricordiamo che c’è stato un attacco terroristico di Hamas, contro Israele e contro i civili. E quindi la domanda è che cosa deve fare Israele per garantire che non riaccadrà? Non accadrà di nuovo questo?

ES: Intanto servirebbe appunto subito un cessate il fuoco. La strategia del governo Netanyahu, in questo momento, non sembra minimamente interessata.

AF: Un cessate il fuoco garantirebbe che Hamas non attacchi di nuovo, secondo lei o è solo una misura di emergenza?

ES: Di certo quando chiediamo un cessate il fuoco lo stiamo chiedendo a tutte le parti. La dico così. Ci sono due popoli, due Stati che hanno diritto a vivere in pace, in sicurezza. Ne ha diritto Israele a non essere continuamente bersaglio dei missili. Abbiamo condannato gli attacchi devastanti di Hamas terroristici del 7 ottobre. Su questo non c’è dubbio. Non c’è ambiguità. Dall’altra parte, però, anche i palestinesi hanno diritto ad avere uno Stato in cui vivere in pace, in sicurezza. E su questo è mancata colpevolmente la comunità internazionale. Perché ancora non c’è un pieno riconoscimento, secondo me questa è una strada importante.

AF: Un’ultima domanda. Lei fa notizia qui, dicendo che non si può trovare una pace duratura finché resta Netanyahu primo ministro, tanti pensano questo anche in America. Ma come si fa a uscire quindi se lui è il primo ministro e governa.

ES: Di nuovo, intanto si deve fare ogni pressione politica e diplomatica. l’Europa deve avere un ruolo anche in questo. Naturalmente lo sta facendo anche la Casa Bianca, ma senza molto esito, allora bisogna premere di più affinché si arrivi a un cessate il fuoco. Perché, quello che sta accadendo sta rischiando di far allargare questo conflitto tremendo.

ULTIMI ARTICOLI