L'ICONOCLASTA

Arrestato Raffalele Marra, Raggi: «Ci siamo sbagliati, andiamo avanti». Milano, Sala si autosospende

15 dicembre 2016 – Arrestato con accuse di corruzione Raffaele Marra, capo del personale del Campidoglio e braccio destro della sindaca di Roma Virginia Raggi. Un’altra tegola che piomba sulla traballante amministrazione romana dopo le dimissioni dell’assessora all’ambiente Luisa Muraro, raggiunta da un avviso di garanzia.

«Probabilmente abbiamo sbagliato, Marra era già un dirigente e ci siamo fidati», ha dichiarato Virginia Raggi in conferenza stampa al Campidoglio. «Sostituiremo subito Marra, abbiamo piena fiducia nella magistratura». E ancora: «Mi dispiace per i romani, per M5S e per Beppe Grillo che aveva evidenziato qualche perplessità» su Marra. «Voglio esser chiara l’amministrazione va avanti. Il dottor Marra non è un esponente politico e il mio braccio destro sono i cittadini romani. È per loro che ogni giorno lavoriamo senza sosta. Andiamo avanti con serenità». Poche parole che non sono state seguite da un dibattito: Raggi ha abbandonato immediatamente la sala senza rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

Tutto risolto? No. Tralasciando le ovvie dichiarazioni delle opposizioni, è proprio all’interno del Movimento 5 Stelle che si celano le nuvole più nere che incombono sul futuro dell’amministrazione Raggi, privata delle due persone su cui la sindaca aveva più puntato, ovvero Muraro e Marra. Figure sulle quali si erano concentrate, fin dalla creazione della giunta, le perplessità di diversi esponenti pentastellati.

All’Hotel Forum di Roma, il capo politico del Movimento 5 Stelle Bebbe Grillo, che in molti descrivono di “umore nero” – riceve Roberto Fico, Luigi Di Maio, Roberta Lombardi e Paola Taverna. «No, non basta!», risponde proprio la Taverna a chi le chiede se le scuse di Virginia Raggi siano abbastanza per chiudere la questione, se sia sufficiente dire che Marra è solo «uno dei 23 mila dipendenti del Comune». Nell’occhio del ciclone sarebbe anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che è stato lo sponsor politico di maggior peso della sindaca di Roma.

«La vigliaccheria chiede: è sicuro? L’opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta». Questo il post su Facebook sibillino di Roberta Lombardi, che usa le parole di Martin Luther King per lanciare una stoccata alla collega di movimento Virginia Raggi. Un post condiviso da diversi pentastellati, tra cui Paola Taverna, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia e Nicola Morra.

Intanto, a Milano, il sindaco Beppe Sala si è autosospeso dopo aver saputo attraverso indiscrezioni di stampa di essere indagato in un’inchiesta relativa all’Expo per falso ideologico e materiale su una data falsificata nei verbali. «La mia assenza – ha scritto Sala in una lettera inviata al vicesindaco del Comune Anna Scavuzzo, al vicesindaco della Città Metropolitana Arianna Censi e al presidente del Consiglio Comunale Lamberto Berotolè – è motivata dalla personale necessità di conoscere innanzitutto le vicende e i fatti contestati, pertanto fino al momento in cui mi sarà chiarito il quadro accusatorio, ritengo di non poter esercitare i miei compiti istituzionali». E ancora: «Ho appreso da fonti giornalistiche – scrive Sala – di essere iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla “Piastra Expo». Non ho al momento ricevuto alcuna comunicazione ufficiale; ritengo che l’attuale situazione determini per me un ostacolo temporaneo a svolgere le funzioni» di sindaco del Comune e della Città Metropolitana. «La prossima settimana – conclude – mi presenterò al Consiglio del Comune di Milano e della città Metropolitana per riferire in merito».

Con l’autosospensione di Beppe Sala, le funzioni passano al momento alla vicesindaco del Comune, Anna Scavuzzo.

Photo Credits: Ansa

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