2 ottobre 2015 – «I progressi compiuti negli ultimi tre anni per stabilizzare e rafforzare l’area dell’euro sono reali. Si sta rimettendo in moto la crescita. La strada da percorrere è tracciata con chiarezza. E non ci fermeremo fino al completamento dell’unione monetaria» perché «è nel nostro interesse». Così il presidente della Bce Mario Draghi a New York, ricevendo il Global Citizen Award dell’Atlantic Council, che premia ogni anno le personalità che più si sono contraddistinte nel rafforzare le relazioni transatlantiche.
«Quando l’integrità dell’area dell’euro è stata in pericolo – ha sottolineato Draghi – lo è stata anche la prosperità mondiale. Allo stesso modo, il ritorno dell’economia dell’area su un percorso di crescita durevole, sotto l’impulso della nostra politica monetaria, è una buona notizia per tutti, in qualsiasi parte del mondo».
Il numero uno dell’Eurotower ha poi insistito sull’importanza di continuare sulla strada di una maggiore integrazione europea, la quale «costituisce di gran lunga il più avanzato esperimento di gestione di questioni che valicano le frontiere, attraverso una combinazione di accordi internazionali e sovranazionali». «Tutta l’esperienza che abbiamo maturato – ha continuato Draghi – la nostra sperimentazione del sovranazionalismo, i successi quanto i fallimenti, offrono informazioni di valore inestimabile per coloro che sono impegnati nella gestione di problematiche globali».
Ancora sull’unione monetaria: «Molti – ha ammesso il presidente della Bce – sostengono che le nostre società non siano abbastanza omogenee da permetterci di agire come unione. Altri – ha giunto – affermerebbero che serve maggiore integrazione per beneficiare di tutte le economie di scala e di gamma realizzabili grazie alla nostra unione». Nessun dubbio su quale sia la parte scelta da Mario Draghi: «Mi schiero fermamente con questi ultimi e con quanti ritengono che possiamo meglio tutelare l’interesse dei cittadini di ogni paese se rendiamo la nostra Unione più perfetta».
Il presidente della Bce ha ricevuto il premio dalle mani della numero uno del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. Draghi, ha spiegato Lagarde, è «un fantastico banchiere centrale, un cittadino del mondo. Ha visione, coraggio e determinazione. Pochi hanno dimostrato una leadership e una determinazione come la sua. Ha difeso l’euro e spinto l’area euro nella giusta direzione».
Draghi ha ricevuto anche il plauso del vice presidente Usa Joe Biden, il quale ha sottolineato come il lavoro condotto dal banchiere italiano sia «veramente difficile».