L'ICONOCLASTA

Da democratico vi dico che la libertà è a rischio

Il discorso di insediamento di Trump è stato rancoroso, distopico e vendicativo. È stato pieno di minacce e insulti per Joe Biden, seduto ad appena due metri di distanza.

Il mio articolo su LaStampa

A tratti, è stato anche surreale. Trump ha delineato il quadro di un’America immaginaria come di una nazione decadente, per poi affermare che porrà rimedio subito a ogni singolo problema americano. Istantaneamente.

È stato un discorso superficiale, letto malamente sul gobbo da un uomo che appariva distratto o stanco. È sembrato che Trump fosse alle prese con uno dei tanti discorsi di un comizio elettorale, con Elon Musk che faceva il tifo per lui. Questo discorso inaugurale è stato il contrario di un discorso di unità. Trump è stato come nel 2017, carico di spacconate rabbiose e falsità. Ha affermato mentendo che la Cina in qualche modo gestisce il Canale di Panama, e ha minacciato di ricorrere alla forza militare contro Panama.

Il pregiudicato settantottenne non ha sorriso molto. È stato cupo. Ha parlato in tono brusco, evitando qualsiasi parvenza di finezza. Sotto l’Amministrazione Biden è andato tutto male. Sotto l’Amministrazione Trump andrà tutto bene.

Trump è apparso anche come un uomo determinato a rimodellare l’America in una democrazia illiberale. È sembrato un Orbán americano. Ha attaccato il sistema giudiziario che lo ha condannato per molteplici capi d’accusa. Ha parlato come un uomo spinto dal desiderio di vendetta. Ha attaccato i diritti della comunità Lgbtq+ e di altre minoranze, e ha promesso di abolire le loro tutele antidiscriminatorie. Ha lanciato ai suoi fan qualche bocconcino di politica identitaria anti-woke.

Il discorso è stato soltanto un preludio, naturalmente, della vera agenda di Trump, a cui ha dato il via più tardi, nella serata di lunedì, nella cerimonia della firma nello Studio Ovale. Quelli che seguono sono alcuni piccoli esempi del menu à la carte di Trump per le politiche populiste del 2025.

1. Criptovalute – Anche se non ha ancora firmato un ordine esecutivo, una delle priorità di Trump, insieme a Elon Musk, sarà la deregolamentazione e la promozione delle criptovalute. Si calcola che al momento vi abbia una posta personale in gioco di oltre 50 miliardi di dollari.

2. Grazia per i fatti del 6 gennaio – Ieri Trump ha concesso la grazia a centinaia di criminali condannati, mandati in carcere per aver preso parte all’insurrezione del 6 gennaio 2021. In pratica, lo stato di diritto è stato rovesciato e il presidente incriminato per aver istigato l’insurrezione ha concesso il perdono ai seguaci che aveva convinto a commettere atti violenti.

3. Immigrazione – Trump ha dichiarato un’emergenza nazionale e invierà l’esercito al confine tra Stati Uniti e Messico. Chiuderà la frontiera ai migranti in cerca di asilo. Tenterà di dare il via a espulsioni di massa di immigrati clandestini. Provocherà tanto trambusto ed enormi sofferenze.

4. Ius Soli – Trump vorrebbe mettere fine al diritto di Ius Soli per i figli di immigrati. Questo proposito sarebbe anticostituzionale. Probabilmente, a fermarlo saranno i tribunali. Si spera.

5. Iniziative gender e di Diversità, Equità e Inclusione – Trump vuole istituire per tutti i lavoratori federali definizioni sessuali biologiche, eliminando l’opzione transessuale. Vuole anche cancellare le tutele per i transgender nelle carceri federali. Vuole abolire tutti i programmi che hanno offerto vantaggi alle minoranze nelle università e sul posto di lavoro.

6. Dazi e commercio – Qui Trump è stato più prudente di quanto ci si aspettasse, e ha detto che si riserva di valutare l’osservanza da parte della Cina di un accordo commerciale che egli ha firmato nel 2020, e così pure l’Agreement tra Stati Uniti, Messico e Canada. Ha però prospettato la creazione di una nuova agenzia federale, l’«External Revenue Service» per gestire la raccolta di dazi.

7. Energia e ambiente – Il team di Trump di ex dirigenti delle società petrolifere e di lobbisti del settore darà presto il via nella natura selvaggia dell’Alaska ad altre trivellazioni per la ricerca di altro petrolio e altro gas. Cancellerà anche molte regolamentazioni finalizzate a proteggere l’aria e l’acqua pulite. Abolirà i programmi miranti a tutelare le comunità più povere da un inquinamento eccessivo.

Questo è soltanto l’inizio di quello che promette di essere un quadriennio molto lungo. Dalla Casa Bianca di Trump c’è da aspettarsi tanto altro. Questo è soltanto l’antipasto, sappiatelo. La buona notizia per l’Europa è che forse non sarà troppo duro con i dazi. Forse.

Traduzione di Anna Bissanti

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