L'ICONOCLASTA

Primarie Usa, in New Hampshire trionfano Sanders e Trump

10 febbraio 2016 – È la rivincita dei candidati antisistema, a destra e a sinistra. Nella primaria del New Hampshire, il tycoon Donald Trump trionfa nettamente tra i candidati repubblicani, mentre il socialdemocratico Bernie Sanders surclassa di oltre 20 punti la beniamina dei Dem Hillary Clinton.

Risultato in casa repubblicana
: dieci delegati per Trump, tre per il governatore dell’Ohio Jon Kasich, due per Ted Cruz e due per Jeb Bush, che con questo quarto posto potrebbe iniziare una risalita dopo una campagna elettorale a oggi molto deludente («La campagna non è morta», esultano al suo quartier generale). Degno di nota il risultato disastroso di Marco Rubio: il giovane senatore di origini cubane è arrivato solo quinto dopo l’ultimo dibattito televisivo che l’ha visto arrancare. Per i democratici sono invece 13 i delegati che vanno a Sanders, 9 a Hillary Clinton. Da notare la particolare composizione dell’elettorato, in gran parte bianco, ateo e indipendente, che fa del New Hampshire un campo storicamente anomalo.

Dopo il pareggio in Iowa tra Sanders e Clinton, la posizione del senatore del Vermont diventa sempre più preoccupante per l’ex segretario di Stato che, secondo indiscrezioni, si starebbe preparando a cambiare il suo staff elettorale. Tuttavia, i prossimi appuntamenti promettono di regalare soddisfazioni a Hillary Clinton: la forte comunità ispanica in Nevada (dove si vota il 20 febbraio) e quella afroamericana in South Carolina (chiamata a esprimersi il 27 febbraio) sono a favore dell’ex first lady, mentre Sanders risulta debole tra le minoranze etniche. Anche se non bisogna sottovalutare il consenso crescente del senatore del Vermont, che potrebbe riservare delle sorprese. «Mi congratulo con il senatore Sanders – ha ammesso la sconfitta l’ex segretario di Stato – ma sono io che rappresento la vera svolta». E poi: «So che ho molto lavoro da fare, e lavorerò più di ogni altro, lotterò per ogni voto. E alla fine vinceremo insieme la nomination e queste elezioni», ha dichiarato di fronte ai suoi sostenitori. Esaltato Bernie Sanders: «Vinceremo in tutto il Paese, perché la gente vuole il vero cambiamento». E ancora: «È cominciata una rivoluzione politica, con la partecipazione di cittadini che non avevano mai fatto politica prima, il messaggio è che il governo del Paese appartiene a tutti i cittadini, non a un pugno di miliardari».

Donald Trump si è preso la sua rivincita dopo la sconfitta in Iowa, confermandosi come il favorito tra i repubblicani. «Faremo l’America di nuovo grande», ha gridato dal palco del suo quartier generale, «batteremo la Cina, daremo una lezione al Messico, tutti dovranno rispettarci. Avremo frontiere forti, protette dal Muro. Rinegozierò tutti i trattati commerciali in nostro favore, basta con le concessioni ai cinesi e a tutti gli altri. Sarò il più grande presidente che Dio ha mai dato all’America». Poi sul vincitore democratico: «Congratulazioni a Bernie. Ma lui vuole svendere la nostra America».

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