29 gennaio 2015 – Quindi Renzi ce l’ha fatta, unendo il Pd e Sel nel gioco del Quirinale. Da Nichi Vendola a Pierluigi Bersani, da Stefano Fassina a Rosy Bindi. Compreso Massimo D’Alema. Tutti contenti per la scelta di Sergio Mattarella. La mossa di Matteo Renzi, in un colpo, ricompatta il Pd. Tutti soddisfatti tranne Silvio Berlusconi, e dopo di lui anche il suo ex-delfino Alfano, che sembra avere di nuovo un piede in casa.
Il patto del Nazareno? In bilico. Le riforme? Non si sa. Mentre Raffaele Fitto vaga per le strade cercando qualcuno che lo ascolti, Berlusconi si consulta con la sua famiglia e i suoi consiglieri cercando di calcolare la sua prossima mossa. Se tutto andrà come sembra probabile, allora Renzi porterà a casa una vittoria schiacciante sabato mattina, al quarto scrutinio. Sembra che Paolo Romani stia minacciando di sospendere la cooperazione sulla legge elettorale e sulle riforme costituzionali, incluso il Senato. Berlusconi potrebbe decidere di votare scheda bianca oppure utilizzare altre modalità, ad esempio chiedere alla sua squadra di boicottare il quarto scrutinio.
Ma trattandosi dell’elezione del presidente della Repubblica, nulla è certo, potrebbe succedere qualsiasi cosa tra il primo e il quarto scrutinio. È quindi troppo presto per dire les jeux sont faits. Ne riparleremo in seguito.
