9 giugno 2016 – Bernie Sanders non si ritira: le primarie democratiche finiranno come previsto la prossima settimana, a Washington D.C., ultimo voto prima della convention di luglio che incoronerà Hillary Clinton, prima donna candidata alla Casa Bianca.
Dopo un incontro con il presidente Barack Obama, richiesto dallo stesso Sanders all’indomani della sconfitta in quattro stati sue sei (tra cui l’importante California) all’ultimo Super Tuesday delle primarie democratiche. «Il prossimo martedì continuiamo la lotta per vincere le primarie a Washington D.C. e poi porteremo la nostra lotta per la giustizia sociale, economica, razziale, a Philadelphia (alla Convention di luglio, ndr). So che è una lotta dura, ma continuiamo a lottare per ciascun voto e ciascun delegato», aveva annunciato il senatore del Vermont dopo essere stato battuto dalla Clinton.
Tuttavia, dopo il colloquio con Obama, la posizione di Sanders sembrerebbe essersi un poco ammorbidita. Non ha annunciato il ritiro dalla corsa ma non ha nemmeno più parlato di lotta, ha anzi informato i giornalisti che ha intenzione di incontrare Hillary Clinton «nel prossimo futuro allo scopo di capire come si può lavorare insieme per sconfiggere Donald Trump e creare un governo che rappresenti tutti, non solo l’1% della popolazione». Una presidenza di Donald Trump, ha messo in guardia Sanders, sarebbe «un disastro».