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Grecia, Tsipras avverte: «Credo nel compromesso, ma se le richieste dei creditori saranno troppo dure convocheremo un referendum»

28 aprile 2015 – L’intesa con la Commissione Ue, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale verrà raggiunta entro il 9 maggio, ne è convinto il primo ministro ellenico. In un’intervista fiume, andata in onda su un’emittente privata greca e terminata stanotte intorno alle 3 meno un quarto, Alexis Tsipras ha messo le cose in chiaro: abbiamo i soldi per pagare la rata da 780 milioni di euro al Fmi il 12 maggio, nessun rischio di default, ma la priorità va alle pensioni e ai sussidi.

«Nonostante tutte le difficoltà – ha spiegato Tsipras alla televisione greca Star – ci sono ottime possibilità che i negoziati abbiano un esito per noi favorevole. Sono fiducioso, la prossima settimana raggiungeremo un accordo provvisorio».

La chiusura di un accordo provvisorio permetterebbe ad Atene di sbloccare l’ultima tranche da 7,2 miliardi di finanziamenti internazionali negoziata a febbraio, nell’ambito del secondo piano di salvataggio – ma vincolati alla consegna da parte di Atene di un piano di riforme e all’approvazione di queste da parte dei creditori –, e sancirebbe l’inizio dei colloqui per un terzo piano di aiuti a partire da giugno.

Tsipras sembra spianare la strada a un compromesso, ma se i creditori dovessero esagerare con le loro richieste, chiedendo di oltrepassare le “linee rosse” contenute nel programma elettorale di Syriza, la decisione sarebbe nelle mani dei greci che saranno chiamati a esprimersi con un referendum: «Se la soluzione offerta dovesse andare al di là del nostro mandato, dovrà essere il popolo a scegliere».

Dopo il commissariamento del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis – definito dai suoi colleghi dell’eurozona «perditempo», «giocatore d’azzardo», «dilettante» per il modo in cui stava conducendo le trattative – la posizione di Atene appare più conciliante: il nuovo gruppo di negoziatori, coordinato dal numero due per gli Esteri, Euclid Tsakalotos, un uomo che ha studiato a Oxford e noto per i toni delicati, potrebbe davvero raggiungere dei risultati in tempi brevi. «All’Eurogruppo c’è un clima negativo – ha riconosciuto il premier greco nel corso dell’intervista rilasciata stanotte -. E la sostituzione di Varoufakis è motivata anche dal fatto che i partner preferiscono un interlocutore più malleabile».

Secondo il quotidiano tedesco Bild, Tsipras sarebbe anche pronto a mettere da parte, per il momento, l’aumento del salario minimo e il rafforzamento dei diritti dei lavoratori. Sviluppi che portano il vicepresidente della Bce, Vitor Constancio, a dirsi «fiducioso» in un accordo. Il primo ministro ha poi confermato a Star TV la vendita del porto del Pireo e la locazione di 14 aeroporti regionali. Atene spera inoltre di ricevere dai 3 ai 5 miliardi a titolo di acconto per futuri utili se riuscirà a chiudere un accordo con la Federazione russa sul progetto per il gasdotto Turkish Stream.

Luna De Bartolo

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