Cari Lettori,
Si vota. Non farò una predica domenicale. Solo qualche consiglio, sperando che possa servire. Eccoci ai “consigli di Alan” per chi il 25 maggio va a votare alle europee.
1. Andate a votare. Non importa per chi votate ma andate a votare.
2. Tappati il naso e vota per chi pensi sia il miglior progressista capace di lavorare in parlamento e di far approvare leggi e riforme che possano rimettere il paese sul binario della crescita e dell’occupazione. Vota per chi può navigare attraverso le acque agitate dell’economia fragile e debole, un mare di incertezza e deflazione in un’Europa convulsa e disorientata.
3. Vota per chi pensi sia a favore di una legge elettorale non puzzolente, dell’abolizione del Senato o della sua trasformazione in camera cerimoniale, di un Jobs Act che tagli l’Irap e l’Irpef in un piano pluriennale e renda più flessibile il mercato del lavoro, di una riforma della giustizia civile che stabilisca regole chiare, di una riforma del sistema del welfare che aiuti davvero i bisognosi e non altri.
4. Se non sai per chi votare, rifletti bene se sia meglio decidere per un voto di protesta, per un voto a favore di chi sembra il nuovo paladino delle riforme o un voto per chi dispone dei voti fondamentali per il successo in Parlamento delle leggi necessarie a effettuare le riforme.
5. Vota tatticamente o strategicamente per chiunque pensi potrebbe meglio garantire che si faccia una riforma dell’economia, il partito o il leader che credi si concentrerebbe sull’economia, che secondo te capisce i problemi veri del paese.
6. Ricorda anche che il risultato del voto può condizionare gli scenari per un ritorno alle urne a livello nazionale, nell’autunno o primavera prossimi.
In bocca al lupo,
Alan