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Il Financial Times venduto ai giapponesi di Nikkei

23 luglio 2015 – Il Financial Times, il più autorevole quotidiano economico britannico – ed europeo – è stato acquistato dal gruppo giapponese Nikkei per 844 milioni di sterline, circa 1,3 miliardi di euro. Il gruppo Pearson, che deteneva la proprietà del giornale da 58 anni, ha annunciato l’acquisto da parte del colosso editoriale nipponico specificando che l’accordo non comprende la cessione della quota del 50%, detenuta da FT Group, di Economist Group, che pubblica il settimanale The Economist, né la sede londinese di FT Group.

Il gruppo Pearson ha reso noto che nel 2014 il FT Group (che comprende, oltre al giornale cartaceo, il sito FT.com, How to Spend it, FT Labs, FTChinese, the Confidentials e diverse pubblicazioni finanziarie) ha registrato ricavi per 334 milioni di sterline e un utile operativo per 24 milioni. Secondo i dati più recenti, il Financial Times può contare su una diffusione complessiva di oltre 730mila copie (+ 30% negli ultimi 5 anni) fra edizione cartacea, edizione digitale e sito web a pagamento.

«La Pearson – ha spiegato il Ceo John Fallon – è stata l’orgogliosa proprietaria del Financial Times per quasi 60 anni: abbiamo però sperimentato un calo del successo dei media causato dalla crescita esplosiva di dispositivi mobili e dalla diffusione dei social network. In questo nuovo contesto, il modo migliore per assicurare al Financial Times un ottimo futuro dal punto di vista giornalistico e commerciale è quello di cederlo a una società globale che si occupa di giornalismo. Ora la Pearson sarà concentrata al 100 per cento solamente nel campo dell’educazione, in tutto il mondo».

«Sono estremamente orgoglioso di collaborare con il Financial Times, una delle più prestigiose redazioni al mondo». Questo il primo commento di Tsuneo Kita, numero uno di Nikkei. «Il nostro motto – ha continuato Kita -, fornire un’informazione di elevata qualità sull’economia e altre notizie, mantenendo allo stesso tempo equità e imparzialità, è molto vicino a quello del FT. Condividiamo gli stessi valori giornalistici. Insieme, ambiamo a contribuire allo sviluppo di un’economia globale».

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