13 marzo 2015 – «Siamo ormai giunti ai momenti decisivi. La Commissione non è l’attore protagonista di questa fase, ma faremo di tutto per collaborare. Quello che escludiamo è il default. Ritengo possibile una soluzione nelle prossime settimane». L’ha dichiarato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker accogliendo a Bruxelles il primo ministro greco Alexis Tsipras.
È ottimista anche Tsipras, che si è detto «felice di essere qui: lavoriamo per trovare il miglior modo di implementare le decisioni già prese. Credo che se c’è la volontà politica tutto è possibile. La Grecia – ha aggiunto – sta già mantenendo gli impegni assunti all’Eurogruppo, stiamo facendo la nostra parte e mi aspetto lo stesso dai nostri partner: sono molto ottimista che troveremo una soluzione comune».
Sul piede di guerra il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che invece ieri sera ha dichiarato a una televisione austriaca di non escludere una possibile uscita di Atene dalla moneta unica: «Dal momento che la responsabilità di decidere è solo della Grecia, e non sappiamo cosa pensa di fare chi è al governo – ha spiegato – non possiamo escluderlo».
I rapporti tra Atene e Berlino sono tesissimi. Dopo la richiesta greca di risarcimento per i danni provocati dall’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale, e la minaccia di confisca dei beni tedeschi presenti nel paese nel caso in cui la Germania si rifiutasse di pagare, si è aperto un nuovo fronte a seguito di una frase attribuita a Schaeuble.
Secondo la stampa ellenica, il ministro tedesco avrebbe detto a Bruxelles che Varoufakis sarebbe «stupidamente ingenuo nel comunicare». Le parole non hanno trovato eco sulla stampa internazionale, e alla fine sono stati gli stessi media ellenici a chiedersi se non ci fosse un errore d’interpretazione. Il portavoce del dicastero tedesco ha sottolineato come la frase avesse senso opposto: «Che lui (Varoufakis ndr.) adesso sia improvvisamente ingenuo in materia di comunicazione sarebbe per me una cosa nuova», avrebbe detto il ministro. «Non l’ho assolutamente offeso. È un’assurdità», ha aggiunto lo stesso Schaeuble.
Parole che tuttavia non bastano a far rientrare la polemica. L’ambasciatore greco ha protesta formalmente presso il ministero degli Esteri, guidato da Frank-Walter Steinmeier. Varoufakis, arrivato stamattina a Villa D’Este, a Cernobbio, dove parteciperà al workshop primaverile di Ambrosetti, preferisce non commentare: «Non aspettatevi una risposta a una domanda così in un posto così bello». È atteso domani a Cernobbio l’intervento del ministro greco.
Intanto, secondo quanto riferisce l’Ansa, che cita un portavoce del ministero delle Finanze ellenico, la Grecia avrebbe dato mandato per rimborsare una tranche da 348 milioni del prestito ricevuto dal Fondo monetario internazionale. La somma sarà depositata oggi alla Banca di Grecia. Da Atene ci si aspetta che versi al Fmi ulteriori 558 milioni il 16 marzo e 335 milioni il 20.
Luna De Bartolo