1. Non c’è salvezza senza l’abbattimento del debito. Bisogna sfruttare il patrimonio pubblico ma non svenderlo.
2. Non c’è creazione di nuovi posti senza tagli drastici del costo del lavoro e una modernizzazione delle regole del sistema.
3. Ci vuole un minimo vitale per tutelare le fasce più deboli, e subito.
4. Pensioni garantite per tutti ma tagli più aggressivi alle pensioni d’oro (e ai troppi regali dello Stato).
5. Un vasto programma per l’occupazione femminile: triplicare gli asili nido e gli sgravi fiscali.
6. Meritocrazia, valutazione e trasparenza totale: le parole d’ordine per ridisegnare la pubblica amministrazione. Chi sbaglia paga.
7. Se vogliamo mantenere la sanità per tutti dobbiamo tagliare gli sprechi e togliere molte delle competenze alle Regioni.
8. Una patrimoniale leggera soprattutto per chi ha più di un milione di euro.
9. La liberalizzazione non deve essere più una parolaccia. Non è un feticcio ma una necessità per i consumatori.
10. Una singola riforma non basta. La crescita nasce soltanto da un insieme di grandi riforme.
(tratto da “Ammazziamo il Gattopardo”, Rizzoli)