7 dicembre 2015 – Il Front National è il primo partito di Francia. Dopo il trionfo al primo turno delle elezioni regionali di domenica (dove ha conquistato sei regioni su tredici), il partito guidato da Marine Le Pen guarda con grande determinazione al futuro. «Il Front National – ha dichiarato Le Pen in conferenza stampa – vuole prendere il potere, è questo il nostro obiettivo. Nelle regioni domenica prossima (al secondo turno, il 13 dicembre, ndr), e in tutta la Francia con le presidenziali e le legislative del 2017».
Così la Francia si sposta a destra, quella destra estrema che guadagna sempre più consenso anche in altri paesi occidentali. Matteo Salvini in Italia, che propone di radere al suolo i campi rom e chiudere le frontiere, Donald Trump negli Stati Uniti, che vorrebbe schedare tutti i musulmani: entrambi, come Le Pen, sfruttano le paure della gente parlando alla loro pancia, con largo utilizzo di demagogia e populismo.
In un momento storico così complesso, la retorica muscolare degli estremisti diventa un rifugio rassicurante per molte, moltissime persone. Ma è un abbaglio: così si fa il gioco dei terroristi.
Ha ragione Lucia Annunziata quando scrive che Daesh auspica la vittoria delle destre per destabilizzare l’Europa. Predicare lo scontro di civiltà, porci davanti al “noi contro loro”, non fa altro che dividere, polarizzare e creare terreno fertile per il proliferare del terrorismo. Sentendosi esclusi e abbandonati, vittime di discriminazione, sempre più giovani musulmani diventeranno ricettivi alle sirene dell’integralismo islamico. Proprio lo stesso Al Baghdadi – riporta nel suo ultimo libro il corrispondente per La Stampa Maurizio Molinari – avrebbe citato in diversi discorsi la vittoria delle destre in Europa come una conseguenza positiva degli attacchi terroristici nel Vecchio Continente.
La vittoria di Le Pen fa piacere al Califfo. Daesh vuole la vittoria delle destre estreme per destabilizzare l’Europa.
