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La Corea del Nord lancia un nuovo missile che sorvola il Giappone. Riunione d’emergenza del Consiglio sicurezza ONU

15 settembre 2017 – Venerdì mattina all’alba un missile balistico intercontinentale partito dall’aeroporto di Pyongyang ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido, la più settentrionale, volando per 3.700 chilometri a un’altezza di circa 770 chilometri. L’ordigno, il secondo in meno di tre settimane, ha terminato la sua corsa nel Pacifico del Nord.

Immediata la reazione della Corea del Sud: il presidente Moon Jae-in ha dichiarato che Seul possiede una capacità di fuoco in grado di distruggere la Corea del Nord “in modo irrecuperabile”. Moon ha aggiunto che il dialogo con Kim Jong-un è “impossibile in una situazione come questa”. Lo riporta l’Independent, che cita l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. “Non tollereremo più”, ha dichiarato il premier giapponese Shinzo Abe.

“Le quattro isole dell’arcipelago (giapponese) dovrebbero essere affondate da (una nostra) bomba atomica”, “il Giappone non deve più esistere accanto a noi”, ha minacciato Pyongyang poche ore prima del lancio del missile attraverso l’agenzia di stampa ufficiale del regime nordcoreano.

Quella di Kim Jong-Un appare come una reazione alle nuove sanzioni internazionali comminate alla Corea del Nord dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito del test nucleare del 3 settembre, quando Pyongyang ha fatto esplodere in un tunnel un ordigno che ha sprigionato un’energia pari a dieci volte quella di Little boy, la bomba sganciata su Hiroshima nel 1945.

Lo scorso martedì il Consiglio di sicurezza Onu aveva approvato all’unanimità una risoluzione che prevede il bando alle esportazioni tessili di Pyongyang e il divieto alle esportazioni di petrolio e gas naturale verso la Corea del Nord, fatta eccezione per una quantità da impiegare per il sostentamento della popolazione.

Stasera il Consiglio di sicurezza Onu si riunirà nuovamente.

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