L'ICONOCLASTA

Ormai la nomina di Clinton sembra inevitabile. Trump stravince in Florida, Rubio è fuori. Ma la vittoria di Kasich in Ohio significa che Trump deve ancora combattere

16 marzo 2016 – Come da pronostici, la vittoria di questo secondo SuperTuesday è andata a Hillary Clinton e Donald Trump .

Il magnate newyorkese si impone in Florida, stracciando il padrone di casa Marco Rubio, distanziato di quasi venti punti percentuali. Il senatore repubblicano di origine cubana è stato costretto a ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca.

Trump vince le primarie anche in North Carolina (40%), Illinois (39%) e, dopo un forsennato testa a testa con Ted Cruz, col 99% di voti scrutinati è in vantaggio anche in Missouri, ma di appena 0,2 punti (40,8% contro 40,6%). Solo in Ohio subisce una battuta d’arresto, scavalcato di più di dieci punti dal governatore locale, John Kasich. Dopo aver perso i favoriti Jeb Bush e ora Marco Rubio, entrambi buoni sulla carta ma mai decollati, il Gop è ora appeso a Kasich, l’unico moderato rimasto in corsa contro Trump e il super conservatore Ted Cruz.

Hillary Clinton è testa a testa con Bernie Sanders in Missouri (la Cnn, col 99% di voti scrutinati, la dà in vantaggio di 0,2 punti percentuali, 49,6% contro 49,4% e entrambi ottengono 34 delegati, assegnati col sistema proporzionale) ma conquista nettamente tutti gli altri quattro stati (Florida, Ohio, North Carolina e Illinois) in palio nel SuperTuesday. Nonostante Sanders non molli la presa, è ormai praticamente certo che la candidata democratica sarà l’ex segretaria di Stato.

Quanto a Trump, la vittoria di Kasich in Ohio significa che la battaglia va avanti. Anche se il miliardario sembra sempre il probabile candidato dei Republicans, per arrivare alla Convention di luglio con la nomina in mano deve vincere oltre il 50% di tutti i delegati in tutte le primarie rimanenti.

Photo Credit: AFP

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