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SCANDALO FIFA – Blatter annuncia le dimissioni: «Sono stato rieletto ma non sento più l’appoggio del mondo del calcio». Secondo indiscrezioni, sarebbe indagato dall’Fbi

2 giugno 2015 – Sepp Blatter annuncia le proprie dimissioni da presidente della Fifa dopo il coinvolgimento del suo braccio destro, Jérôme Valcke, nello scandalo giudiziario che ha travolto i vertici del calcio mondiale. Blatter, ha annunciato in conferenza stampa, rimarrà in carica fino alla fine dell’anno e «entro marzo 2016» verranno indette nuove elezioni per nominare il prossimo presidente della Federazione.

«Tengo alla Fifa più di qualsiasi cosa, sono stato rieletto ma non sento più l’appoggio del mondo del calcio – ha spiegato ai giornalisti – quindi un nuovo presidente verrà eletto per succedermi». E ancora: «Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio».

Le dimissioni arrivano dopo che il New York Times ha pubblicato un’indiscrezione secondo cui Jérôme Valcke, numero due di Blatter, avrebbe trasferito 10 milioni di dollari da alcuni conti correnti della Fifa a quelli di Jack Warner, l’ex vice presidente accusato di aver incassato tangenti dal Sud Africa per assicurarsi i Mondiali del 2010. A inchiodare Valcke, un’email del 2008 pubblicata dal sito del giornale Usa.

Pronta la difesa d’ufficio della Fifa, che in un comunicato ufficiale scrive: «Né il Segretario Generale Jérôme Valcke, né alcun altro membro dei vertici Fifa sono stati coinvolti nella presentazione, approvazione e attuazione di quel progetto». «Nel 2007 – continua la nota – il governo sudafricano, d’intesa con la Federcalcio nazionale (Safa) ha deciso di investire 10 milioni di dollari nel “Diaspora Legacy Programme” e alla Fifa fu richiesto di prendere questi 10 milioni di dollari dal bilancio del comitato organizzatore dei Mondiali sudafricani e di destinarli ai Caraibi per un progetto finalizzato allo sviluppo del calcio. La Safa fece sapere alla Fifa che il programma “Legacy Diaspora” doveva essere gestito e attuato direttamente dal presidente della Concacaf che a quel tempo era il vicepresidente del Comitato Finanza e che avrebbe dovuto agire come fiduciario. I pagamenti, per un totale di 10 milioni di dollari sono stati autorizzati dall’allora presidente della Commissione Finanze ed eseguiti in conformità ai regolamenti. La Fifa non ha sostenuto alcun costo a seguito della richiesta del Sudafrica perché i fondi appartenevano al comitato organizzatore».

La decisione di Blatter è «coraggiosa», ha dichiarato a Bloomberg il presidente della Uefa Michel Platini, che molto aveva spinto per queste dimissioni. Blatter, ha commentato Platini, ha preso una «decisione difficile» che va «nella giusta direzione».

Per il ministro dello sport russo, Vitali Mutko, che aveva sostenuto la rielezione di Blatter con tutte le sue forze, le dimissioni del presidente sono una «totale sorpresa ma mirano a mantenere unita la Fifa». «Le sue frasi – ha aggiunto – rendono chiaro che vuole salvare la Fifa e che si aspetta delle riforme».

Soddisfatto lo sfidante alla presidenza nelle elezioni della scorsa settimana, il principe Ali Bin al-Hussein di Giordania: «Quella di Blatter è la mossa giusta, penso che ora dobbiamo cominciare a pensare al futuro», ha spiegato alla Cnn. A chi gli chiedeva se nel 2016 ripresenterà la propria candidatura come numero 1 della Fifa si è limitato a dire: «Sono a disposizione di tutte le federazioni nazionali che vogliono cambiare, comprese quelle che avevano paura di farlo».

L’Fbi e le autorità americane starebbero indagando su Sepp Blatter nell’ambito dello scandalo delle tangenti. Lo riporta il network Abc citando alcune fonti. L’indiscrezione arriva dopo le dimissioni di Blatter dalla guida della Fifa.

Luna De Bartolo

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