L'ICONOCLASTA

Sono più importanti gli sviluppi drammatici in Siria di quelli melodrammatici in Senato

10 settembre 2013 – Non so voi. Ma a me interessano e importano molto di più gli sviluppi drammatici in Siria rispetto agli sviluppi melodrammatici della Giunta sulla decadenza.

Anzi, direi di più. Ieri sera mi sono forzato a seguire tutti i talk show in cui il tema principale era ovviamente non la Siria, non la possibilità di evitare una guerra mettendo al riparo le armi chimiche di Assad, ma lo psicodramma molto domestic sull’eventuale decadenza di un certo membro del Senato.

Ho seguito tutti, facendo zapping tra La 7 e Rai Uno in particolare, e mi è venuta quasi la nausea nel vedere senatori finora semisconosciuti a livello nazionale (Dario Stefano? Andrea Augello?) palesemente felici di essere in tv, felici di essere per un attimo protagonisti, felici di essere intervistati.

Troppo show da parte di troppi membri della Giunta del Senato.

Dovrebbero comportarsi come gente di responsabilità, gente seria, stando zitti, svolgendo il loro lavoro in silenzio e comportandosi con senso dello Stato.

Scommetto che, alla fine di questa vicenda, alcuni membri della giunta avranno dedicato più tempo ad andare in giro per talk show che stando in giunta a deliberare.

Non voglio minimizzare l’importanza politica di un momento clou, non solo per il governo ma per l’economia – è chiaro che la stabilità politica conti per la stabilità dell’economia. Ma gli sviluppi promettenti in Siria, se andassero in porto, potrebbero evitare una conflagrazione con molti più rischi per il mondo delle decisioni della Giunta sulla decadenza.

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