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Lavoro, torna a salire la disoccupazione: tasso al 13% e 43,1% tra i giovani. L’Istat: «Troppo presto per valutare gli effetti del Jobs Act»

30 aprile 2015 – Il tasso di disoccupazione torna a salire a marzo, lo comunica l’Istat nei dati provvisori. Il tasso cresce di 0,2 punti percentuali (rispetto a febbraio) arrivando a toccare il 13%. La risalita arriva dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio. Si tratta del livello più alto dal novembre scorso, quando il livello era pari al 13,2%.

Cresce anche la disoccupazione giovanile, che a marzo torna a superare il 43%. Il tasso segna un aumento di 0,3 punti percentuali, arrivando a quota 43,1% dal 42,8% di febbraio. Si tratta del livello più alto da agosto scorso.

Ancora in calo gli occupati a marzo: dopo la diminuzione di febbraio, a marzo 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3%, con 59 mila unità in meno rispetto a febbraio, tornando sul livello dello scorso aprile. Lo comunica l’Istat. Rispetto a marzo 2014, l’occupazione è in calo dello 0,3% con 70 mila unità in meno. Il tasso di occupazione scende al 55,5%.

Sempre a marzo, le persone in cerca di lavoro sono 3,302 milioni, in aumento dell’1,6% rispetto a febbraio, mentre gli occupati sono 22,195 milioni, in calo dello 0,3% su base mensile. Stabile la forza lavoro, a 25,497 milioni di unità.

Subito si sono scatenate le opposizioni. «Vorrei proprio sapere che cosa dice Renzi dei drammatici dati sulla disoccupazione diffusi dall’Istat… Lo chiedo a Renzi, Poletti, Alfano, alla vigilia della Festa del Lavoro», è il commento su Radio Padania del segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

Secondo Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera, «i dati Istat appena usciti, molto preoccupanti sul piano della disoccupazione (e ancora più allarmanti sul piano di quella giovanile) mostrano che la “cura Renzi” non funziona. Spin e propaganda non bastano. Per questo – ha giunto in una nota inviata alle agenzie di stampa – da mesi (da ultimo, la scorsa settimana con il nostro “Contro-Def”), noi Ricostruttori, insieme a Raffaele Fitto, proponiamo una ricetta alternativa: un vero e positivo choc-fiscale (una terapia di drastico taglio delle tasse), contro la logica degli “zero virgola”, che non porta l’Italia da nessuna parte».

«Come ogni mese, dopo gli entusiasmi di Renzi e Poletti arriva la doccia fredda dell’Istat: aumenta la disoccupazione e la disoccupazione giovanile. E mo’?», è il tweet di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Ma i tecnici dell’Istat precisano: «È troppo presto per valutare gli effetti» della riforma del lavoro, il Jobs Act, entrato in vigore lo scorso 7 marzo.

Luna De Bartolo

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