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UK – Goodbye, Cameron. Inizia l’era di Theresa May

13 luglio 2016 – Il Regno Unito volta pagina. Theresa May, neo leader dei Tories ed ex ministra dell’Interno, ha ricevuto da Elisabetta II l’incarico di formare un nuovo governo.

Dopo il referendum sulla Brexit, nel quale i cittadini britannici hanno manifestato la volontà di lasciare l’Unione europea, e dopo le dimissioni del premier uscente David Cameron, che aveva fatto campagna a favore del Remain, il Regno Unito ha una nuova leader.

«Sono appena stata a Buckingham Palace, dove sua Maestà la Regina mi ha chiesto di formare un nuovo governo, ed io ho accettato – ha dichiarato Theresa May di fronte al numero 10 di Downing Street, residenza e ufficio di ogni premier del Regno Unito -. Succedo a David Cameron, un grande, moderno primo ministro. Sotto la guida di David, il governo ha stabilizzato l’economia, ridotto il deficit e avviato più persone al lavoro di quanto sia mai stato fatto prima. Tuttavia, la vera eredità di David non riguarda l’economia ma la giustizia sociale. Dall’introduzione dei matrimoni dello stesso sesso all’abolizione delle tasse sul reddito per chi percepisce un basso salario, David Cameron ha guidato un governo che è stato di tutto il Paese, ed è con questo spirito che intendo governare anche io».

«Perché – ha continuato la neo premier – non tutti sanno che il nome completo del mio partito è “Partito Conservatore e Unionista”. E questa parola, unionista, è per me molto importante. Vuol dire che crediamo nell’unione, nel prezioso, preziosissimo legame tra l’Inghilterra, la Scozia, il Galles e l’Irlanda del Nord. Ma significa anche un’altra cosa, altrettanto importante. Vuol dire che crediamo in un’unione non soltanto tra le nazioni che compongono il Regno Unito ma tra tutti i nostri cittadini, ognuno di noi, non importa chi siamo o da dove veniamo».

Poi sulla prossima uscita del Paese dall’Unione europea: «Stiamo passando un momento importante per la storia del nostro Paese. A seguito del referendum, ci troviamo a dover affrontare un periodo di grande cambiamento nazionale. E so che saremo all’altezza della sfida, perché noi siamo la Gran Bretagna. Lasciando l’Unione europea, plasmeremo per noi stessi un nuovo, coraggioso ruolo positivo nel mondo e faremo della Gran Bretagna un paese che funziona non per pochi privilegiati ma per ognuno di noi».

May è la seconda donna nella storia del Paese ad assumere la guida dell’esecutivo, 26 anni dopo Margaret Thatcher, anche lei proveniente dalle file dei Conservatori.

«Sono stato il futuro, una volta», ha dichiarato il premier uscente Cameron a conclusione del question time di congedo in parlamento. Parole che, ha fatto notare la Bbc, furono rivolte da lui stesso a un altro leader dimissionario: «He was the future once», disse un giovane Cameron quando, nel 2005, si insediò come leader dei Tories al posto di Blair.

«Il numero 10 di Downing Street – ha detto Cameron nel suo messaggio d’addio – è stato la nostra casa. Lascio un Paese molto più forte, un deficit in calo, un’economia in crescita. Ora andrò a Buckingham Palace per dare le dimissioni alla Regina. Faccio i miei migliori auguri a Theresa May, che possa negoziare le migliori condizioni per l’uscita dell Gb dalla Ue».

Photo Credits: Oli Scarff/AFP/Getty Images

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