L'ICONOCLASTA

Immigrazione, summit Ue: Triplicati i fondi per le operazioni di controllo. Piano in tredici punti per combattere gli scafisti. Matteo Renzi: «È un grande passo avanti»

23 aprile 2015 – L’operazione Triton vede triplicate le proprie risorse al termine del vertice europeo straordinario convocato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ok, inoltre, alle misure d’emergenza contenute nel piano proposto dal commissario europeo per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos. L’Europa mostra la propria solidarietà dopo il naufragio nel canale di Sicilia di sabato notte, nel quale, secondo le ultime stime, sarebbero morte 800 persone.

«Un vertice significativo, un grande passo avanti per l’Europa», ha commentato Renzi nella conferenza stampa conclusiva a Bruxelles.

Tra le azioni previste: una missione di Politica europea di sicurezza e difesa comune (Pesd), per la quale si attende che i leader diano mandato all’Alto rappresentante Federica Mogherini. Si tratta di un’azione militare che prevede azioni chirurgiche, precise, per distruggere i barconi prima del loro utilizzo. Si prevede anche un accordo per un raddoppio di mezzi e risorse per le operazioni coordinate da Frontex, Triton e Poseidon, per il 2015 e 2016. Il mandato però resterà immutato: la missione rimane infatti quella del controllo delle frontiere, ed il raggio d’azione non sarà esteso. I leader europei daranno mandato anche «ad un primo progetto pilota volontario» dei richiedenti asilo che offrirà 10mila posti (invece dei 5mila di cui si parlava nelle bozze circolate ieri). Saranno inoltre «aumentati gli aiuti di emergenza ai paesi in prima linea», secondo la formula di «considerare opzioni per la ricollocazione di emergenza tra stati membri», su base volontaria.

Nelle bozze viene previsto un aumento della cooperazione con Tunisia, Egitto, Mali, Niger e altri Paesi africani per monitorare e controllare i flussi di migranti e rifugiati prima che arrivino sulle coste del Mediterraneo, nonché l’invio in questi Paesi di personale Ue per raccogliere informazioni sui flussi dei migranti e cooperare con le autorità locali.

E ancora, l’attivazione di tutti gli strumenti possibili per incentivare il rimpatrio dei migranti «economici» irregolari.

«La Gran Bretagna – ha detto Cameron – offre uno dei pezzi forti della Royal Navy, la nave portaelicotteri Bulwark, tre elicotteri e due pattugliatori» ma a condizione «che le persone salvate saranno portate nel Paese sicuro più vicino, probabilmente in Italia, e che non chiederanno asilo nel Regno Unito». Il Belgio ha dichiarato che metterà a disposizione la nave militare Godetia mentre la Norvegia, che non fa parte dell’Ue ma dell’area Schengen, manderà quanto prima una sua unità navale nel Mediterraneo per partecipare all’operazione Triton.

Più «difficile» la discussione sulla solidarietà tra Paesi europei per «la redistribuzione dei richiedenti asilo», secondo quanto indicato dal presidente del consiglio europeo Donald Tusk.

Così Angela Merkel: «Siamo pronti a sostenere l’Italia ma la registrazione dei rifugiati deve essere fatta in modo adeguato secondo le regole Ue», ha dichiarato la cancelliera, sottolineando poi come «Svezia, Germania e Francia da sole accolgono il 75% dei rifugiati nell’Ue».

Renzi aveva chiesto ai partner europei di essere più presenti e di non lasciare soli i paesi più esposti: «Non è più soltanto un problema dell’Italia e di Malta, ma è una questione di diritto umanitario, di sicurezza e di giustizia», ha dichiarato prima di entrare a Palazzo Justus Lipsius, sede del Consiglio europeo.

«Il primo risultato – era l’auspicio del presidente del Consiglio – sia quello di affermare che la politica in Europa può mostrare la sua dignità. Se l’Europa è solo regolamentazione e iniziative economiche perde la sua anima di fronte a una tragedia come quella che stiamo vivendo, perché il Mediterraneo continua a essere luogo di dolore e disperazione se l’Ue non mostra il suo volto solidale».

Prima del summit straordinario, c’è stato un incontro a quattro tra Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande e il primo ministro britannico David Cameron. A seguito di questo vertice ristretto, Renzi si era dichiarato ottimista: «Possiamo portare a casa il segno che finalmente qualcosa in Europa è cambiato: dai primi contatti che ho avuto penso di poter dire che ci sono tutte le condizioni per farlo».

Prima di iniziare il summit straordinario, i 28 capi di stato e di governo europei hanno osservato un minuto di silenzio per i migranti inghiottiti dal mar Mediterraneo, oltre 1750 solo dall’inizio di quest’anno. Sul tavolo dei leader c’è il decalogo proposto dal commissario europeo per le Migrazioni Dimitris Avramopoulos tradotto, secondo le bozze di conclusioni circolate, in tredici punti.

Luna De Bartolo

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