12 giugno 2015 – La clamorosa, per quanto non totalmente inaspettata, uscita del Fondo monetario internazionale dal tavolo negoziale con la Grecia ha impresso un’accelerata alle trattative, mai così concitate come in queste ore. La percezione è che l’impasse sul debito greco che dura da quattro mesi stia davvero per risolversi, in un modo o nell’altro.
Il premier ellenico Alexis Tsipras ha convocato una riunione d’emergenza con i ministri chiave del suo governo per decidere come procedere. Il Financial Times riporta che Atene avrebbe sottoposto ai creditori un nuovo piano che comprende la ristrutturazione del suo enorme debito pubblico ma esclude il taglio delle pensioni.
Secondo indiscrezioni raccolte da Reuters, la maggioranza dei funzionari europei ritiene altamente probabile un default di Atene e, per la prima volta, se ne sarebbe discusso ufficialmente ieri a Bruxelles. «Per la prima volta è stato discusso un “piano B” per la Grecia», ha precisato un funzionario Ue. Lo scenario, riporta l’agenzia di stampa, sarà preso in considerazione dalla riunione dell’Eurogruppo del 18 giugno. Secondo i funzionari, l’ipotesi di un accordo entro la prossima settimana, che permetterebbe di chiudere la partita entro la fine di giugno, appare quella meno probabile. Se non si arrivasse a un’intesa per quella data, la Grecia e gli altri paesi europei non avrebbero il tempo necessario per far approvare le misure dai rispettivi parlamenti prima che arrivino due pesanti scadenze per Atene: il rimborso di 1,5 miliardi di euro al Fondo entro la fine di giugno e 3,5 miliardi alla Bce il 20 luglio per i titoli ellenici in scadenza.
Tre sono gli scenari possibili: un’estensione dell’attuale programma di salvataggio di Atene (discussa ieri per la prima volta in via formale), un via libera o, quello ormai ritenuto più probabile, un default. Alle parole di un negoziatore ellenico, che nel corso della riunione di ieri avrebbe detto che Atene è pronta a fare tutto il necessario per arrivare a un accordo, secondo una fonte europea, «la reazione di Fmi, Bce e di alcuni Stati membri è stata estremamente scettica. Sarebbe necessario fare progressi in pochi giorni che non sono stati possibili in settimane».
La Bild aveva anche pubblicato stamattina un’indiscrezione secondo la quale anche Angela Merkel si starebbe preparando a un Grexit. «Dall’altro ieri notte» la cancelliera riterrebbe che “sia stato tutto inutile». Secondo Bild, dopo due ore di trattative a Bruxelles con Alexis Tsipras e Francois Hollande, alla fine Merkel avrebbe capito che probabilmente il fallimento è inevitabile. «Chiuso, finito, Grexit», scrive il quotidiano tedesco. I rumors sono stati smentiti categoricamente dal portavoce della cancelliera, il quale ha precisato: «la posizione della Germania non è cambiata». Tuttavia, l’ultima possibilità per Atene rimane l’eurogruppo del 18 giugno:«Non ci sono altri incontri in programma».
Getta acqua sul fuoco anche il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker: «Non si può interpretare la decisione del Fmi come un ritiro dai negoziati, credo che una soluzione sia necessaria, ho passato molto tempo con Tsipras ieri e mi aspetto di passarne ancora nei prossimi giorni», ha confidato. Ma il tempo a disposizione è davvero poco.
Luna De Bartolo