27 luglio 2016 – «Se c’è una ragazzina in ascolto, ho un messaggio per lei: io posso diventare la prima donna presidente, ma tu sarai la prossima». Ieri, alla convention democratica di Filadelfia, è stato il giorno della nomina ufficiale: l’ex segretaria di Stato ha raggiunto la soglia dei 2.382 voti nella conta dei delegati. Hillary Clinton è la prima donna candidata alla presidenza per uno dei due maggiori partiti americani e l’8 novembre sfiderà il repubblicano Donald Trump.
E il partito è compatto intorno alla sua candidata presidente. Un segnale fortissimo, dopo il discorso di appoggio incondizionato di lunedì, è arrivato da Bernie Sanders: quando è stato il turno di esprimersi per lo Stato del Vermont, di cui Bernie è senatore, l’ex sfidante alle primarie ha preso in mano il microfono e, schierandosi con la Clinton, ha chiesto di interrompere le votazioni e «nominare Hillary per acclamazione». Le parole di Sanders sono state accolte con un boato dal popolo democratico, mettendo definitivamente la parola fine alle tensioni dei giorni scorsi.
«Sono così orgoglioso di te, Hillary», ha twittato il marito ed ex presidente Bill Clinton. Bill è poi intervenuto dal palco di Filadelfia in un discorso di sostegno alla moglie che iniziava con le parole: «Nel 1971 incontrai una ragazza». Un discorso intimo e personale, un ritratto di una Hillary giovane e fervente, studentessa impegnata, poi attivista per le battaglie civili, avvocato dei più deboli quindi first lady, che durante gli anni della presidenza di Bill si batteva per una riforma sanitaria come quella che vorrebbe oggi Sanders, sempre attenta, nella sua carriera, alle istanze dei bambini e delle minoranze. «Fare discorsi come sto facendo io adesso è facile – dice Bill – ma il difficile è fare le cose. Hillary è una lavoratrice. La vita nel mondo reale è una cosa complicata. Voi dovete scegliere tra la persona reale e la caricatura irreale descritta dai suoi avversari. C’è chi vi offre una versione cartoon di Hillary, un film d’animazione a due dimensioni. Oggi, per vostra fortuna, voi avete dato la nomination alla persona reale. Lei vi condurrà verso l’America del futuro».
Dopo Bill è il turno di Meryl Streep, ardente sostenitrice di Hillary Clinton: «Hillary sarà la prima (donna eletta presidente, ndr) ma non sarà l’ultima». La grande attrice ha quindi lanciato un video di Hillary, attesa nell’ultimo giorno della convention con il suo discorso di accettazione della nomina. Il grande schermo di Filadelfia proietta le foto di tutti i presidenti americani, e dopo Obama, ecco apparire Hillary Clinton, in primo piano, in diretta: «Sono così orgogliosa perché oggi abbiamo appena rotto il più alto soffitto di vetro nella nostra storia». L’inquadratura si allarga e scopriamo che Hillary è circondata da un gruppo di supporter, molte le donne. E al fianco della candidata democratica, una bambina: «Se c’è una ragazzina in ascolto, ho un messaggio per lei: io posso diventare la prima donna presidente, ma tu sarai la prossima».
Photo Credits: Charles Mostoller, Reuters