L'ICONOCLASTA

Renzi annuncia la sua “rivoluzione copernicana”. Casa, Ires, Irap, Irpef e pensioni: 50 miliardi di tagli alle tasse in 5 anni

20 luglio 2015 – «Se le riforme vanno avanti saremo in condizione di abbassare di 50 miliardi in 5 anni le tasse agli italiani. Se il Parlamento fa le riforme, nel 2016 via tutte le tasse della prima casa, Imu e Tasi. Nel 2017 via una parte importante della tassa Ires, nel 2018 scaglioni Irpef e pensioni». È il «patto con gli italiani», la «rivoluzione copernicana» annunciata da Matteo Renzi, che ieri dai microfoni del Tg2 ha ripetuto quanto promesso all’assemblea nazionale del Partito democratico che si è tenuta sabato all’Expo di Milano. A chi gli chiede dove saranno trovati i fondi, Renzi si mostra sicuro: «Abbiamo già iniziato. La possibilità di farcela è evidente. È un piano che stiamo studiando da almeno sei mesi». «I numeri per portare a casa questo risultato – ha aggiunto il premier parlando al Tg2 – continuando ad abbassare il debito, perché altrimenti i nostri figli dovranno continuare a pagare le nostre colpe e non è giusto, ci sono, a condizione che il Parlamento continui a lavorare con intensità».

«Se continueremo a tenere in pista il cantiere delle riforme, come credo, nel 2016 – ha dichiarato il primo ministro all’Expo – faremo una sforbiciata delle tasse che proseguirà nel 2017/18 in maniera puntuale. Per 5 anni avremo un impegno di riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia repubblicana di questo paese. Una rivoluzione copernicana, senza aumentare il debito». Più in dettaglio, nel 2016 «elimineremo noi la tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati», nel 2017 «ci sarà un intervento Ires e Irap» e nel 2018 «interventi su scaglioni Irpef e pensioni». Renzi ha quindi voluto rassicurare le istituzioni comunitarie: «Dal 2016 l’Italia continuerà a rispettare i parametri europei, niente colpi a sorpresa. Il problema che riguarda l’Italia e va tenuto sotto controllo è il debito. Rispetteremo i parametri nei prossimi tre anni perché non vogliamo che la curva del debito continui a crescere».

«Il Pd – ha affermato il presidente del Consiglio a Milano – non è più il partito delle tasse, non lo so se lo è mai stato ma nella percezione pubblica sì. La destra sembrava partito d’innovazione e investimenti sul futuro mentre noi facevamo attenzione ai conti. Ora nel Pd non ci sarà nessun cambiamento genetico sui valori, sulla cultura politica, sugli ideali, ma – ha sottolineato Renzi – sulle tasse sì. Saremo i primi che le riducono davvero e perciò saremo considerati credibili». Il premier ha poi dato i tempi delle prossime riforme: «La Pubblica amministrazione entro il 7 agosto avrà la lettura definitiva in Senato. Nel mese settembre dobbiamo chiudere al Senato la riforma costituzionale, prima della legge di stabilità». Sulle unioni civili, «la discussione può essere fatta insieme al gruppo della Camera in modo che alla Camera la lettura sia confermativa e si possa definitivamente approvare entro l’anno la legge. Poi: «Abbiamo 20 miliardi di euro per investimenti nelle infrastrutture che non stiamo spendendo: da qui al 31 dicembre 2016 andranno spesi fino all’ultimo centesimo». E ancora: «Venerdì 24 a Palazzo Chigi gli operai di Whirlpool entreranno a firmare l’accordo che salverà quella azienda».

Infine, Renzi ha annunciato nuove misure per combattere il terrorismo. «Nelle prossime ore, a nome del Pd, rivolgerò un appello alle altre forze politiche per un tavolo di lavoro congiunto contro il terrorismo internazionale, perché si possa avere condivisione anziché usare le questioni di sicurezza nazionale per litigare nella politica interna».

Gongola l’alleato di governo, il Nuovo centrodestra. Secondo Angelino Alfano, l’idea di abolire l’odiata Imu «contribuisce al completamento del programma di centrodestra. Il taglio delle tasse va ad aggiungersi all’eliminazione dell’articolo 18, alla responsabilità civile dei magistrati, al taglio di sei miliardi dell’Irap, al sostegno alla natalità e agli investimenti sulla sicurezza. Avevamo chiesto e fortemente voluto un intervento sulla tassazione della prima casa. E – afferma il ministro dell’Interno – lo vogliamo anche sull’Imu agricola».

Pronta la replica dell’opposizione, con la Lega Nord in prima fila. «Ma Renzi pensa che siamo tutti scemi? Oggi promette che toglierà l’Imu sulla prima Casa (tolta dalla Lega e rimessa da loro) e l’Imu sui terreni Agricoli, inventata da lui. Faccio un appello alla signora Renzi: porta Matteo in vacanza qualche giorno, tuo marito ormai non ne fa una giusta!», scrive su Facebook il leader del Carroccio Matteo Salvini. «A Milano – afferma Barbara Saltamartini, ex Nuovo centrodestra, ora deputata della Lega Nord – va in onda il Renzi show con tanto di figuranti e claque mentre fuori dal palazzo va di scena la quotidianità. Renzi millanta grandi risultati ottenuti dal suo PD al governo peccato che gli italiani non li hanno visti, il tempo scorre e anche oggi l’unica cosa che dice è “faremo”, rinviando ancora una volta le riforme necessarie all’Italia. Cerca di accontentare i suoi dando in elemosina la futura legge sulle unioni civili ancora tutta da approvare a meno che i suoi alleati di governo non abbiamo già dato il via libera svendendo i propri valori in cambio di qualche nuova poltrona».

Poi le perplessità della minoranza Pd. «È una priorità togliere l’Imu ai ricchi?», si chiede Alfredo D’Attorre. Le fa eco Sandra Zampa: «L’impostazione sarà quella di Berlusconi?».

Luna De Bartolo

ULTIMI ARTICOLI