1 giugno 2015 – Al Pd Marche, Puglia, Toscana, Umbria e Campania. Al centrodestra vanno il Veneto e la Liguria. È questo il risultato delle elezioni di ieri, dove sette regioni hanno votato per rinnovare la giunta e il presidente.
In Campania, il candidato del Pd Vincenzo De Luca vince di misura, con Stefano Caldoro (centrodestra) indietro di poco più di due punti. Nettissima la vittoria del Pd in Toscana: un plebiscito per Enrico Rossi che raccoglie il 48% dei consensi, mentre crolla Forza Italia e sfonda la Lega, che diventa il secondo partito più votato con il candidato Claudio Borghi (20% delle preferenze).
In Veneto stravince Luca Zaia, governatore uscente, che con oltre il 50% di voti stacca di molto la sfidante del centrosinistra Alessandra Moretti, ferma al 23%. Il dissidente Tosi si ferma all’11%.
In Liguria il consigliere politico di Silvio Berlusconi, l’ex direttore del Tg4 Giovanni Toti, che ha radunato attorno a sé tutte le forze di centrodestra, si piazza in testa (quasi al 35%) staccando la candidata Pd Raffaella Paita, indebolita dalla scissione con la sinistra, che ha candidato Luca Pastorino. «Il cinico disegno di Cofferati, Civati, Pastorino si realizza compiutamente», ha commentato Paita.
Al Partito Democratico vanno poi la Puglia, le Marche e l’Umbria; quest’ultima regione – una delle più “rosse” d’Italia – conquistata non senza sofferenza, con la candidata Dem Catiuscia Marini, presidente uscente, in bilico fino all’ultimo.
Per quel che riguarda le singole forze politiche, il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno raccolto ottimi risultati: i grillini sono il secondo partito a livello nazionale dopo il Pd, mentre la Lega ha preso più voti di Forza Italia.
Molto bassa l’affluenza alle urne: ai seggi solo il 52,2% degli aventi diritto, quasi 12 punti in meno rispetto al 64,1% delle precedenti consultazioni.