L'ICONOCLASTA

Il debito pubblico è una bomba ad orologeria per il Belpaese. Le regole del Fiscal Compact sono troppo onerose ma esiste un modo per ridurre il debito gradualmente, senza inginocchiarsi davanti a Bruxelles

Il debito pubblico rappresenta «la più importante fonte di vulnerabilità per l’economia italiana». Lo ha scritto la Commissione europea nel suo rapporto sulla finanza pubblica nella Ue. Nei prossimi anni, avverte la Commissione, il paese ha un «rischio per la sostenibilità molto elevato». Non è la prima volta che l’Italia viene bacchettata sul fronte del

Read More »

Da Ammazziamo il Gattopardo – Tagli alle pensioni retributive e incentivi ai fondi privati: elementi della ricetta per il sistema previdenziale

In questi giorni si torna a parlare molto di pensioni, sia riguardo a nuovi aggiustamenti in arrivo, in particolare sulla flessibilità in uscita, sia per la volontà del presidente dell’Inps Tito Boeri di garantire a tutti i cittadini l’invio per posta della cosiddetta “busta arancione”, che contiene i prospetti di simulazione della pensione futura. Una

Read More »

Boeri ha ragione su buste arancioni e flessibilità in uscita. Ma bisogna anche incoraggiare i fondi privati

17 gennaio 2016 – Sulle buste arancioni (la comunicazione sulla proiezione della pensione che l’Inps intende spedire a tutti i cittadini) sono d’accordo con Tito Boeri. Da tempo mi sembra che il nuovo presidente dell’Istituto previdenziale sia diventato la coscienza della Nazione. Gli italiani, tutti, hanno il diritto di sapere a cosa vanno incontro, a

Read More »

L’anno che sta arrivando nell’economia mondiale

L’economia mondiale nel 2016: prospettive e rischi. Il mio editoriale pubblicato giovedì dal Corriere della Sera. 2 gennaio 2016 – Fare una previsione per l’economia mondiale nel 2016 non è facile perché il quadro è particolarmente complesso, pieno di incertezze e variabili, sia economiche sia geopolitiche. Tra i fattori che possono incidere sulla crescita, i

Read More »

Spagna, Popolari primo partito ma non hanno la maggioranza. Socialisti e Podemos: «No a Rajoy premier». El Pais titola: «Benvenuti in Italia»

21 dicembre 2015 – È la fine del bipolarismo spagnolo. Dopo quarant’anni di alternanza tra i due maggiori partiti, Popolari e Socialisti, l’irruzione di due nuove formazioni, Podemos e Ciudades, ha sparigliato le carte. All’indomani delle elezioni la Spagna entra in una fase di forte incertezza. Con il 28,7 per cento dei voti e 123

Read More »